Ven. Nov 15th, 2024
Esterno del Palazzo di Giustizia, sede della Corte suprema di cassazione, durante la cerimonia per l'apertura dell'anno giudiziario 2021, Roma 29 gennaio 2021. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Il sacerdote era stato condannato per associazione mafiosa

La corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di condanna
di don Edoardo Scordio, già parroco di Isola Capo Rizzuto, al quale in appello erano stati inflitti 8 anni ed
8 mesi di reclusione per associazione mafiosa (in primo il Tribunale di Crotone lo aveva condannato a 14
anni e 6 mesi).
Il prete venne arrestato nel maggio del 2017 nell’ambito dell’operazione Jonny con la quale la direzione
distrettuale antimafia di Catanzaro aveva portato alla luce le ingerenze della cosca Arena nella gestione
del centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto, all’epoca dei fatti gestito dalla Misericordia
di cui il prete era uno dei dirigenti.
La sentenza della Cassazione riguardante don Scordio ha annullato senza rinvio il reato di malversazione,
cioè la distrazione di fondi statali a favore della cosca, che era già caduto in appello e ha disposto un
nuovo processo davanti alla corte di appello di Catanzaro per l’associazione mafiosa.
Il parroco è ritenuto partecipante della cosca Arena come organizzatore e promotore dell’accordo per
distrarre i fondi provenienti dalla gestione del centro di accoglienza a favore del clan. Don Scordio, di 76
anni, dal 2017 era stato posto ai domiciliari in un convento dei rosminiani.
“È una decisione, quella della suprema corte di Cassazione che non mi lascia affatto sorpreso – ha detto
l’avvocato Tiziano Saporito -. Sono state così tante le prevaricazioni del pregiudizio rispetto alla prova e
rispetto ai fatti che la suprema corte non poteva non accogliere i ricorsi proposti”.

Continua....


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