Mer. Lug 17th, 2024

Sono in molti a chiedere un passo indietro al commissario alla Sanità dopo le dichiarazioni rilasciate nel corso dell’intervista a Rai 3 sui limiti dell’attuazione contro la strategia anti-covid. All’attacco esponenti politici e partiti. E la Lega chiede anche la testa del ministro: «Responsabilità del Governo per la situazione calabrese»

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È unanime il coro di esponenti politici e partiti che chiedono le dimissioni del commissario alla Sanità della Calabria, Saverio Cotticelli dopo le dichiarazioni rilasciate nel corso dell’intervista a Rai 3 sulle misure adottate nella regione per contrastare la seconda ondata. Un’intervista nella quale sono emersi tutti i limiti della prevenzione in Calabria sui quali sarebbe appunto emersa la responsabilità del commissario: piano Coronavirus assente, la mancata realizzazione del centro Covid e i numeri ballerini sulle terapie intensive. Da qui gli attacchi alla gestione commissariale e non solo.

LEGA: «SI DIMETTA ANCHE SPERANZA» «Abbiamo assistito a giorni di orribile sciacallaggio politico, di menzogne, ipocrisie, di strumentalizzazioni di ogni sorta. Abbiamo detto con forza la verità ma non è stata creduta per i traumi di una regione dove la cattiva politica ha fatto cose indecenti». Lo affermano i dirigenti della segreteria regionale della Lega Calabria dopo le dichiarazioni rilasciate nel corso dell’intervista a Rai 3 dal generale Saverio Cotticelli, commissario alla Sanità della Calabria. «Ma questa volta – si legge in una nota della Lega – i fatti erano differenti, questa volta il Governo ha approfittato del fatto che la Presidente fosse defunta per veicolare il messaggio che non si fosse fatto niente, che si stava mandando la gente a morire, che ci fosse un disastro generato dalla cattiva politica e dal classico “magna magna”».
«Cotticelli, commissario della Sanità calabrese – aggiungono – riconfermato lo stesso giorno della zona rossa, ammetteva che difatti era colpa sua scoprendo che era lui da incaricato del Governo a doversi occupare del piano covid. Ma non si possono non rilevare le responsabilità politiche, non c’era un piano covid da giugno e il ministero non se ne era accorto?».
«Al ministro Speranza, oltre che a Cotticelli, chiediamo la decenza di dimettersi immediatamente – chiedono i vertici regionali della Lega – perché un ministro che approfitta di una pandemia e delle imminenti elezioni regionali per mettere in ginocchio l’economia di una Regione non ci fa sentire tranquilli». Secondo la Lega, «siamo davanti a uno dei peggiori scandali degli ultimi anni».
«Ora la Regione si organizzi senza considerare il decreto Calabria – conclude la nota – aumenti posti di terapia intensiva e faccia un centro Covid, mentre il Governo rimuova immediatamente la zona rossa».

OCCHIUTO: «CALABRIA ZONA ROSSA PER COLPA DEL COMMISSARIO» «Saverio Cotticelli, commissario per la Sanità in Calabria, nominato quasi due anni fa dal primo governo Conte, su indicazione dell’allora ministro per la Salute Grillo (Movimento 5 stelle), in 24 mesi non è stato in grado di adempiere al proprio dovere. Se oggi la Calabria è stata classificata come “zona rossa” la responsabilità di questo disastro è da addebitarsi esclusivamente alla struttura commissariale, e dunque anche all’esecutivo nazionale che non ha in alcun modo controllato lo ‘stato di avanzamento lavori’». Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera dei deputati, che aggiunge: «In piena emergenza la Regione non ha ancora un piano Covid, non ha attivato altri posti letto in terapia intensiva indispensabili per far fronte all’emergenza, non ha avviato neanche i relativi bandi. Cosa ha fatto in questi due anni il commissario Cotticelli? Il suo balbettare pubblicamente, sviando dalle palesi responsabilità a suo carico è un insulto ai calabresi, costretti in lockdown nonostante un contenuto numero di contagi, dovuto soprattutto al loro rigore e alla loro disciplina nel rispettare tutte le regole di prevenzione. Il governo Conte abbia il coraggio di fare mea culpa, mandi immediatamente via Cotticelli, e affidi la sanità calabrese ad una personalità capace, che dia una scossa di qualità e competenza all’intero sistema. E’ stato perso tanto tempo, non ne venga buttato altro».

PITARO: «LICENZIAMENTO E RISACIMENTO DANNI PER COTTICELLI» «Licenziamento immediato con richiesta di risarcimento danni per il commissario Cotticelli reo confesso di gravi omissione di atti d’ufficio. Se la Calabria è “zona rossa” è perché non è stata messa nelle condizioni di fronteggiare in sicurezza il virus. Dal Ministro della Salute la Calabria, offesa da un commissariamento decennale spavaldo quanto fallimentare, si attende un segnale forte». È quanto sostiene il consigliere regionale del Gruppo Misto Francesco Pitaro, che aggiunge: «Omissione di atti che implica una corresponsabilità politica e amministrativa di chi avrebbe dovuto, su una materia che tocca la vita dei calabresi, vigilare (e attivarsi) efficacemente perché la Calabria avesse il Piano Covid per tempo. Di cosa si è occupato, mentre Cotticelli e “Maria” si rigiravano fra le mani il parere del Ministero della Salute, il Dipartimento Salute della Regione?» Conclude Pitaro: «In Calabria siamo dinanzi al rischio, considerata la scandalosa ammissione del generale Cotticelli e l’inadeguatezza del servizio sanitario pubblico a fronte di un’emergenza epocale, di una clamorosa rottura del patto di fiducia fra Istituzioni, politica e società civile. Se ne esce non derubricando l’accaduto a incidente di percorso, ma con una reazione di pari rilevanza che, sanzionando chi sbaglia e anteponendo nelle nomine che si andranno a fare la competenza all’appartenenza, sia in grado di far capire ai cittadini che l’autorevolezza delle Istituzioni pubbliche non è perduta».

MAGORNO: «SUBITO UN NUOVO COMMISSARIO» «L’intervista del commissario Cotticelli ha dell’incredibile. Non ci sono parole per definire una situazione che ha come vittime innocenti i cittadini calabresi costretti a vivere la sofferenza della zona rossa». Lo afferma il senatore di Italia Viva, Ernesto Magorno in merito alle dichiarazioni del commissario rilasciate nel corso della trasmissione televisiva “Titolo V” andata in onda su Rai 3. «Il generale Cotticelli – prosegue – ha il dovere di dimettersi immediatamente senza aspettare di essere rimosso dal Governo che deve, invece, nominare, senza perdere tempo, un nuovo Commissario in grado di realizzare quell’accelerata necessaria per affrontare al meglio questa seconda ondata di contagi Covid».

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