Mer. Lug 17th, 2024

Carlo Acutis, come riporta Wikipedia e centinaia di altri siti e blog, a lui dedicati, è venerato come beato dalla Santa Chiesa Cattolica ed è quindi destinato ad essere elevato agli onori degli altari, divenendo santo. Carlo è una figura bellissima e straordinaria: un santo da conoscere e apprezzare. Ai giorni nostri, come ha più volte espresso Fratel Cosimo, nelle proprie evangelizzazioni, alla presenza di migliaia di persone, ricordandone la figura, Carlo Acutis è un esempio importante, da seguire, per tutti i giovani. In questa epoca di decadimento generale, una figura come la sua, bellissima ed eroica, rappresenta, effettivamente, il giusto esempio per i giovani e non, una testimonianza di fede straordinaria e di vita veramente ricca, piena, degna di essere vissuta. Il beato Carlo era uno studente, nato il 3 maggio del 1991, a Londra, dove il papà lavorava. Cresciuto con genitori meravigliosi, Andrea Acutis e Antonia Salzano, Carlo, con loro, a un certo punto della propria vita, si trasferì a Milano. Si racconta che, fin da piccolo, visse la fede in ogni aspetto della propria esistenza, tant’è che si accostò alla prima comunione a soli sette anni, che ricevette con un permesso speciale. La sua devozione, rivolta in particolare, oltre che all’Eucaristia (che chiamava «La mia autostrada per il Cielo»), alla Madonna, lo portava quotidianamente a partecipare alla santa Messa e a recitare il santo Rosario. I suoi modelli erano i santi Francisco e Jacinta Marto, san Domenico Savio, san Luigi Gonzaga e san Tarcisio. Nonostante la propria età adolescenziale, il bravissimo Carlo si adoperava, incessantemente, ad aiutare gli ultimi. È pure importante evidenziare che tra le proprie passioni c’era l’informatica, che lui utilizzava per evangelizzare in rete e per testimoniare la sua straordinaria fede. È per questo motivo che viene indicato come possibile futuro patrono di Internet.  

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Nel 2006 si ammalò improvvisamente di leucemia fulminante, a causa della quale morì il 12 ottobre, in soli tre giorni, presso l’ospedale San Gerardo di Monza, dopo aver offerto le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa.

 24 novembre 2016, con l’intervento dell’allora arcivescovo di Milanocardinale Angelo Scola, si è chiusa a Milano la fase diocesana del suo processo di beatificazione, iniziato il 15 febbraio 2013. Il 5 luglio 2018 viene dichiarato venerabile da papa Francesco: con questo titolo la Chiesa riconosce che Carlo ha vissuto in grado eroico le virtù cristiane. Nel novembre 2019 la consulta medica ha espresso parere positivo su un miracolo attribuito alla sua intercessione, necessario per la beatificazione; il 21 febbraio 2020 papa Francesco ha riconosciuto il miracolo. La celebrazione della beatificazione è avvenuta ad Assisi il 10 ottobre 2020 ed è stata presieduta dal cardinale Agostino Vallini in rappresentanza del papa.

Ai fini della beatificazione, la Chiesa cattolica ritiene necessario un miracolo per intercessione: nel caso di Carlo Acutis, ha ritenuto miracolosa la guarigione di Matheus, un bambino brasiliano di sei anni affetto da una grave malformazione del pancreas. Il 12 ottobre 2010, nella chiesa brasiliana di San Sebastiano, di cui era parroco padre Marcelo Tenorio, era in corso la benedizione con una reliquia di Carlo Acutis, un pezzo del suo pigiama macchiato di sangue con cui quest’ultimo dormì poco prima di morire. Matheus, a causa della sua malattia, rimetteva sia gli alimenti solidi che le bevande e il deperimento organico conseguente faceva temere per la sua vita. Quando fu il suo turno di toccare la reliquia chiese, su suggerimento del nonno che lo accompagnava, la grazia di non rimettere più: da quel momento il fenomeno cessò. Nel febbraio 2011, il bambino fu sottoposto a una serie di esami, dai quali risultò che la malattia era scomparsa e il suo pancreas era tornato normale. La guarigione “istantanea, completa e duratura” è stata ritenuta inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche dalla Consulta medica della Congregazione delle Cause dei Santi.

Carlo Acutis, giovane grande santo dei nostri tempi
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