È stata la peggiore risposta che il Governo potesse dare, quella data in Aula all’On. Francesco Cannizzaro, intervenuto alla Camera per chiedere spiegazioni sulle disastrose soluzioni attuate e proposte per risolvere l’emergenza sanitaria in Calabria: tanto sulla nomina di Giuseppe Zuccatelli in sostituzione di Saverio Cotticelli, quanto sulla mancata predisposizione del piano anti-Covid.
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Nel corso del Question Time tenutosi oggi pomeriggio a Montecitorio, il Deputato reggino è intervenuto sollecitando il Ministero della Salute e tutto il Consiglio dei Ministri ad attuare scelte ben più ponderate rispetto alla figura dei Commissari ad acta ed alle azioni da concretizzare per affrontare lo straordinario e, non di meno, anche l’ordinario in Calabria.
A ribattere all’interrogazione a risposta immediata è stato l’On. Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, in sostituzione del titolare del Dicastero della Salute, Roberto Speranza, “impossibilitato a prender parte alla seduta”. La risposta non è stata di certo esaustiva. In merito all’inadeguatezza della stagione commissariale (che perdura ormai da anni) l’esponente del Governo ha infatti replicato con una sorta di copia-incolla della precedente risposta ad altra interrogazione della Lega. D’Incà ha tentato di eludere gli affondi di Francesco Cannizzaro usando meri tecnicismi, ricorrendo a questioni di bilancio, di squilibrio economico e finanziario della Regione e ad una “valutazione complessiva dei LEA non sufficiente”. Tutte questioni demandate da tempo proprio a quei commissari scelti dal Governo Conte. La replica di D’Incà è stata in altre parole quasi un’ammissione di colpa mascherata dal linguaggio tecnico.
“Il compitino preparato a questa interrogazione dal Ministro Speranza è imbarazzante – ha controreplicato Cannizzaro – perché così facendo non avete risposto né a me né alla Calabria. Zuccatelli lo sostituite o no?” ha incalzato ancora il deputato di Forza Italia, ricordando all’Aula che domani centinaia di sindaci si presenteranno in piazza, davanti a Palazzo Chigi, per dire basta al commissariamento della Sanità in Calabria.
“La mia Regione è in mobilitazione generale da giorni, come mai successo prima. Ad oggi, in maniera pacifica – ha specificato Cannizzaro, palesando tuttavia il timore che le proteste finora pacifiche possano degenerare. In conclusione, il parlamentare calabrese ha ribadito per l’ennesima volta: “Date un sostituito che dia dignità ad un settore che rappresenta un sacrosanto diritto di ogni cittadino”, auspicando che la scelta questa volta possa ricadere magari su un professionista che sia della stessa Calabria. “Non arretreremo di un millimetro”, è il monito lanciato da Francesco Cannizzaro. L’interrogazione parlamentare odierna infatti non mira soltanto ad essere un campanello d’allarme per il Governo, fermo sulle sue sconsiderate scelte, ma anche la conferma che i cittadini calabresi non sono soli in questa battaglia per far valere il loro basilare diritto alla Salute.