I magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria hanno chiuso le indagini nei confronti di venti persone coinvolte, a vario titolo, nella maxioperazione denominata “Canadian ‘Ndrangheta Connection”. Per altre otto persone, in gran parte si tratta di soggetti che si trovano all’estero e in particolare in Canada, la Dda procede separatamente.
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La Procura antimafia reggina contesta una serie di reati che vanno dalla partecipazione ad un’associazione mafiosa, all’intestazione fittizia di beni, a reati in materia di armi ed altro ancora.
L’articolata e delicata inchiesta si è avvalsa dell’operato degli investigatori dello Sco e del Servizio Anticrimine della Questura di Reggio Calabria, che hanno puntato l’obiettivo su quanto stava avvenendo a Siderno nell’immediatezza dell’omicidio di Carmelo Muià, detto Mino, ucciso la sera del 18 gennaio 2018 nella cittadina ionica.
Questi i nomi dei 20 indagati: Michelangelo Archinà; Domenico Cerisano; Emanuela Figliomeni; Teresa Figliomeni; Bruno Filippone; Francesco Filippone; Cosimo Futia detto “Shuster”; Antonio Galea; Marilena Gravina; Giuseppe Gregoraci detto “Pino”; Pietro Ieraci; Giuseppe Macrì; Antonio Mamone; Armando Muià; Giuseppe Muià; Vincenzo Muià (cl. 72); Vincenzo Muià (cl. 68); Vincenzo Muià detto “il fontaniere” (ottobre 1969); Vincenzo Muià (novembre 1969); Santo Rumbo.