GIORGIO METASTASIO
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CAMINI – Tre sindaci, un commissario straordinario e due tecnici comunali assolti perché il fatto non sussiste. Questo quanto stabilito dal Giudice monocratico, Mauro Bottone, del Tribunale di Locri che in sede di dibattimento aveva esaminato i reati contestati agli imputati rei di aver «danneggiato il corso d’acqua denominato “vallone Rombolello”, in località Stano, e quello denominato “San Nicola” e le acque pubbliche naturalmente destinate a scorrere nel loro alveo». Fatti questi accertati a Camini il 5 luglio del 2017 con successiva trasmissione degli atti alla Procura di Locri. Imputati a comparire a piede libero erano, pertanto, Carmelo Daqua, tecnico comunale dal 12 gennaio 2012 ad oggi, difeso dall’avocato Giuseppe Daqua, Francesco Daqua, tecnico comunale fino al mese di dicembre del 2011, difeso dall’avvocato Alfredo Arcorace, Alfarano Giuseppe, sindaco in carica, difeso dall’avvocato Gaetano Carnà, Micelotta Anna, sindaco dal maggio 2006 al 16 maggio 2011, difesa dall’avvocato Francesco Carnuccio, De Agostino Francesco, sindaco dal 17 maggio 2011 all’11 novembre 2011, difeso dall’avvocato Anthony Domenico Arcadi, e Patrizia Adorno, commissario straordinario dal 12 novembre 2011 al 5 giugno 2016, difesa dagli avvocati Luca Cirilli e Francesca Gambardella. In quattordici udienze svolte a partire dal 21 maggio del 2018 fino al 2 novembre 2021 sono stati ascoltati diversi testi per poi riassumere il tutto nell’udienza finale del 16 novembre ultimo scorso con la richiesta del Pubblico Ministero del riconoscimento della penale responsabilità di tutti gli imputati e condanna alla pena di anni uno di reclusione per ciascuno. La difesa in soccorso delle singole posizioni degli imputati ha invece invocato l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Tesi accolta anche dall’organo giudicante che ha assolto gli imputati perché il fatto non sussiste e ha disposto il dissequestro delle aree contestate e la trasmissione degli atti all’Ente Regione Calabria per le eventuali determinazioni di competenza ai sensi dell’art. 135 del d.lgs. 152/2006 meglio conosciuto come Codice dell’Ambiente.