Mar. Lug 16th, 2024

Passa il parere al Decreto fiscale proposto da Fi sotto la regia di Cannizzaro. Gioia Tauro, Reggio e Villa potrebbero tornare a far parte di un unico organismo regionale. Ora si aspettano le mosse del governo.

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«Grazie all’incessante impegno di Forza Italia, coordinato dal deputato Francesco Cannizzaro, i porti della Calabria saranno organizzati rispetto alle caratteristiche economiche del territorio. La Commissione Trasporti della Camera ha infatti accolto le indicazioni dei parlamentari azzurri Giorgio Mulè e Diego Sozzani (nella foto con Cannizzaro), e approvato il parere al Dl fiscale nel quale si dice con chiarezza di “ricomprendere i porti di Gioia Tauro, Villa San Giovanni e Reggio Calabria nell’ambito di competenza di un’unica Autorità portuale calabrese in una prospettiva di sviluppo commerciale, pur differenziando le peculiarità della realtà dello stretto rispetto alle altre, e di riorganizzazione del sistema portuale evitando la congestione di traffico nella città di Reggio Calabria». È quanto si legge in una nota del gruppo Forza Italia della Camera.
«Forza Italia – conclude la nota – proseguirà adesso la sua azione vigilando affinché il governo si adegui alla volontà espressa dalla Commissione Trasporti della Camera».

BRUNO BOSSIO: ACCOLTA LA MIA POSIZIONE «La commissione Trasporti della Camera oggi ha fatto propria oggi la posizione che ho espresso a nome del Pd sulla paventata istituzione di una ulteriore Autorità di sistema portuale, denominata dello Stretto, che assorbirebbe, su Messina, anche i porti calabresi di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, sottraendoli a Gioia Tauro». Lo afferma, in una dichiarazione, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio.
«La commissione, infatti – prosegue Bruno Bossio – nel parere sul Dl Fiscale ha assorbito la mia osservazione sull’illegittimità della norma contenuta nel disegno di legge non solo sul piano formale, perché non prevede il necessario coinvolgimento delle Regioni competenti, quanto su quello sostanziale, perché smantella l’attuale sistema unico di gestione dei porti calabresi, tra l’altro inclusi nell’area della Zes, inserendo così elementi di confusione, disorganizzazione e incoerenza territoriale ed economica».

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