Leggiamo sulla stampa online che sono state approvate le modifiche allo statuto della Film Commission: una buona notizia.
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Il come ancora non lo sappiamo, ma è auspicabile che siano stati previsti anche incentivi e condizioni favorevoli alle nuove generazioni di calabresi che operano in Calabria così come hanno fatto, per esempio, la FC Piemonte e Puglia. Perché la crescita culturale di una Regione fa riferimento, in primis, alla possibilità di rappresentarla nelle varie sfaccettature che la compongono. Come abbiamo già detto altre volte: non si commetta più l’errore già fatto di non produrre un film come Anime nere, puntando anche sulla Libertà Creativa e sull’urgenza e la necessità che il cinema in Calabria diventi veicolo artistico – culturale, perché i “messaggi – diceva Alfred Hitchcock – li portano i postini”; il cinema racconta storie.
Prendiamo ad esempio il Piemonte Doc Film Fund: è un Fondo regionale per il documentario, istituito nel 2007 con lo scopo di sostenere il “valore culturale e la capacità industriale dei progetti di film documentario…Il PDFF sostiene le strutture torinesi e piemontesi, sia per progetti tematicamente inerenti il proprio territorio, sia per altri progetti su altre tematiche e altre realtà territoriali, ma particolarmente rilevanti sul piano sociale-culturale-artistico e su quello industriale- professionale”. Sono previsti contributi minimi e massimi per lo sviluppo del progetto (5000-20000€) o per la produzione (5000-60.000€), per un totale di 170.000€ (2015).
Altro importante esempio sono i contributi previsti dall’Apulia Film Fund
alle PMI operative di produzione audiovisiva, con un cash rebate (rimborso) pari al 70% delle spese sostenute per strumenti promozionali digitali o tradizionali, legati all’opera audiovisiva.
Siamo sicuri che la Regione Calabria saprà apprezzare le azioni di successo delle FC citate, programmando, nel modo meno burocratico possibile, il ri/lancio della produzione cinematografica per la crescita culturale e per favorire l’occupazione e la valorizzazione dei territori.
Giovanni Scarfò
Direttore della Cineteca della Calabria