Il candidato alla Presidenza della Regione, che ha annunciato che devolverà lo stipendio da governatore per il sociale, invita Jole Santelli a fare un gesto altrettanto concreto: «Dimostri di avere a cuore solo la Calabria e si dimetta fin da ora da deputata»
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Ma alla signora Mariastella Gelmini, nel suo breve
passaggio in Calabria, nessuno ha raccontato cosa ha imbarcato il centrodestra
nelle sue liste? Lo sa, la signora Gelmini, che con Jole Santelli si sono
candidati diversi esponenti del centrosinistra che sono stati fino a ieri al
fianco del governatore uscente e ora hanno fatto il salto della quaglia per
inseguire una poltrona? Lo sa, la signora Gelmini, che i maggiori azionisti del
centrodestra hanno malgovernato la Calabria per decenni e dopo le elezioni
passeranno all’incasso? Possibile che nessuno le abbia fatto un profilo di chi
stava al suo fianco e di chi aveva seduto di fronte mentre cercava di
presentare il centrodestra come una squadra di verginelli della politica?
Io ho carta bianca e già nella formazione delle liste ho dimostrato che quello
che dico lo faccio. Gelmini può stare tranquilla: la giunta la sceglierò io e
non dovrò certo dare riconoscenza a politici di vecchia data e signori delle
preferenze. Il problema semmai ce l’hanno loro che sono dovuti scendere a
compromessi con chi, anche da sinistra, ha contribuito al disastro della
Calabria.
Nel centrodestra pensano che i calabresi credano ancora alle favole e che
Silvio Berlusconi, ormai ridotto a gregario della Lega, dopo aver governato per
anni ora possa risolvere i mali della Calabria dissertando di bergamotto e
altri stereotipi nei salotti lontani anni luce dai territori.
La Calabria non ha bisogno di padroni e di professionisti delle poltrone. E
proprio a questo proposito invito la signora Santelli a dimostrare il suo
attaccamento alla Calabria: si dimetta subito da deputata e prenda l’impegno,
comunque vadano le elezioni, di restare in Calabria a rappresentare i suoi
elettori e di non tornarsene a Montecitorio. Dai pulpiti costruiti ad hoc si
possono dire tante belle parole, ma i calabresi hanno bisogno di gesti
concreti: io ho già detto che rinuncio fin d’ora alle diverse migliaia di euro
al mese di indennità spettanti al presidente della Regione, per devolverli in
un fondo per il sociale, passi anche lei dalle parole ai fatti lasciando subito
il seggio romano e dimostrando di non essere attaccata alla poltrona che occupa
da vent’anni.
Pippo
Callipo