Mar. Lug 16th, 2024

“Segnale attenzione a giovani”. Istanza presentata da parroco

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Il questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, ha revocato i provvedimenti di Daspo che aveva emesso nel febbraio scorso nei confronti di 19 calciatori, alcuni dei quali minorenni, della Nuova Gioiese, militante nel Campionato regionale Juniores. Il provvedimenti erano stati adottati dopo che i giovani si erano resi responsabili il 2 febbraio di un’aggressione ai danni dei giocatori del Calcio Cittanovese. La Questura di Reggio Calabria, in un comunicato, spiega che “i giovani, dopo circa 10 mesi di divieto, durante i quali hanno pienamente rispettato le prescrizioni imposte, hanno presentato, attraverso Don Gianni, Parroco della Chiesa ‘Maria Santissima di Porto Salvo’, un’accorata e corale istanza al Questore, che li ha convocati nel proprio ufficio. I calciatori, nel corso dell’incontro, si sono dichiarati consapevoli dell’errore commesso, consci della gravità dell’accadimento e pentiti per quanto accaduto. Il Questore Grassi ha, pertanto, inteso revocare i provvedimenti di Daspo, volendo dare ai giovani l’opportunità di ritornare a praticare lo sport da loro tanto amato da calciatori e nei luoghi a ciò istituzionalmente deputati. I provvedimenti di Daspo, infatti, avevano di fatto stroncato il loro sogno di un futuro da calciatori professionisti. Con le revoche il Questore Grassi ha inteso ridare fiducia ai 19 giovani interessati dalla triste vicenda, riattivando la loro legittima aspirazione ad un miglioramento della loro vita e alla pratica di uno sport dall’indubbio valore socio-educativo che fa sognare molti giovani che aspirano a divenire campioni”. “Il provvedimento di revoca – conclude il comunicato della Questura – è un chiaro segnale dell’attenzione riposta dalla Polizia di Stato nei confronti dei giovani che, in una provincia come quella reggina tristemente insidiata dalla criminalità e caratterizzata da contesti sociali degradati, spesso non hanno altra opportunità di trascorrere il proprio tempo libero se non praticando lo sport, che insegna il rispetto delle regole con finalità socio-educativa che va ben oltre il mero individualismo”.

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