Gio. Ago 22nd, 2024
Giampaolo sui rumors: «Franceschini non sarà il nostro tecnico, noi vogliamo De Angelis»
 

Se pensiamo a dove, e soprattutto a come giocava tre anni fa il San Luca, ripescato per il rotto della cuffia perché una società della provincia di Reggio aveva dichiarato bancarotta, la promozione in serie D, la prima della lunga storia calcistica iniziata nell’anno di grazia 1961, si merita di diritto le stimmate del miracolo. Calcistico, ovviamente, ma pur sempre un miracolo da incorniciare e tramandare ai posteri.

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Era il 2017. Il San Luca, messo su in fretta e furia da un gruppo di giovani professionisti, che aveva rilevato il titolo della ProPellaro, si presentava ai nastri di partenza con un manipolo di ragazzi affidati alle cure di un tecnico locale, Bruno Scipione che, però, malgrado tanta buona volontà, cadeva sotto i colpi degli avversari salendo agli onori della cronaca sportiva solo perché dopo sei giornate non era ancora riuscito a conquistare nemmeno la miseria di un punto.

Una situazione che impose alla giovane società una inversione di tendenza radicale, inserendo nel debolissimo e improvvisato tessuto tecnico alcuni indigeni che giocavano fuori, e quattro ragazzi arrivati dalla lontana Argentina che trasformarono quella che sembrava un armata brancaleone, in un gruppo solido e vincente, capace di una cavalcata straordinaria, terminata a ridosso della zona playoff.

Nacque così il San Luca dei record, e la partita della svolta fu quella giocata in casa contro la Bovalinese che permise al San Luca di chiudere la gara sul risultato di 1 a 1 e incassare il primo punto in classifica alla sesta giornata. L’anno successivo non ci fu storia, perché il San Luca cambiò marcia e mentalità, vincendo il campionato con cinque giornate di anticipo, inanellando una serie incredibile di record (che sarà molto difficile eguagliare e superare): 27 vittorie, tre pareggi, per un totale di 134 gol realizzati ( che significano record nazionale), più una finale di Coppa Italia al Lo Presti di Palmi, decisa da una direzione di gara infelice.

Il campionato di Eccellenza bloccato sul più bello da una pandemia che ha stravolto tutto e tutti, ha confermato la forza e soprattutto il programma tecnico voluto e costruito dalla società che non ha mai nascosto le sue ambizioni, regalandosi anche la Coppa Italia dilettanti regionale. Il sopraggiungere del Covid – 19 ci ha impedito di capire e vedere dove sarebbe potuto arrivare nella fase Nazionale, visto che sbancando Giarre la squadra si era assicurata anche il passaggio del turno ai quarti di finale della Coppa Italia Nazionale.

Per quanto riguarda il campionato, dominato sin dalla prima giornata, quando nel giorno del debutto nel massimo torneo regionale, al “Corrado Alvaro”, Carbone e compagni asfaltarono il malcapitato Scalea con un perentorio 4 a 1, lanciando così un chiaro segnale a tutte le pretendenti alla vittoria finale del torneo. Le gare che hanno evidenziato la forza e la superiorità della squadra del presidente Giampaolo, sono tre. E tutte in trasferta: Soriano (0 a 3), ReggioMed (0 a 3), Morrone (1 a 2). Queste sono state forse le sfide che hanno confermato e determinato la forza di una squadra che ha chiuso il campionato di Eccellenza senza conoscere l’onta della sconfitta, conseguendo 55 risultati utili consecutivi, che tradotti in giorni e mesi ammontano a quasi tre anni d’imbattibilità, e una promozione che può dare nuovi e più interessanti spunti a tutta la comunità di San Luca, e i tifosi in particolare. Almeno mille quando la squadra ha giocato in casa, non meno di trecento quando invece la squadra è stata chiamata ad esibirsi in trasferta.

E il futuro: tanto rumore sul prossimo San Luca, quello del debutto in Serie D. Dopo Allan Baclet, attaccante della Reggina, nella stagione appena conclusa in prestito alla Virtus Francavilla, al San Luca che in questi giorni sta cercando di definire la nuova società, è stato accostato il nuovo allenatore. Si tratta di Ivan Franceschini che, nell’anno appena concluso, ha guidato la Cittanovese. Un accostamento che il presidente Francesco Giampaolo ha subito smentito: «Smentisco chiaramente questi rumors – attacca – Franceschini non sarà né oggi né domani il nostro allenatore. Ancora abbiamo un rapporto con Stefano De Angelis che è il nostro allenatore. Non appena scriveremo la parola fine sulla nuova società, ci siederemo al tavolo e definiremo la questione tecnica. De Angelis resta la prima scelta. Ci separa soltanto la firma».

ANTONIO STRANGIO (GAZZETTA DEL SUD)

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