Mar. Lug 16th, 2024

“Da presidente potenzierò Assessorato con creazione agenzia”

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

di Raffaella Silvestro

  

La Calabria è terra profanata dai rifiuti

tossici. Una questione scomoda che ha spinto la

politica a nascondere la polvere sotto il tappeto. Il sequestro

della vasta area industriale di 8.400 metri quadri, trasformata

in una discarica di rifiuti pericolosi, a Vibo Valentia, è

frutto di un’industrializzazione che ha saccheggiato queste

terre, per poi lasciare solo detriti e macerie. Scelte politiche

sbagliate a monte, quando gran parte dei fondi della Cassa per

il Mezzogiorno sono finiti nelle tasche sbagliate”. E’ quanto

afferma, in una nota, Luigi de Magistris, candidato alla

presidenza della Regione.

“La nostra idea di rilancio della Calabria – prosegue de

Magistris – mette al centro la tutela dell’ambiente e quando

sarò eletto presidente, nei primi cento giorni, darò vita

all’Agenzia regionale per la protezione del territorio. Impegno

sottoscritto sposando il documento #Votaalpostomio, stilato da

diverse associazioni. Ho sempre creduto fortemente nella

democrazia partecipativa e voglio condividere il mio progetto di

rilancio della Calabria con sindacati, movimenti, associazioni e

persone che da sempre si battono per queste terre.

Allargherò le competenze dell’assessorato all’Ambiente,

strategico per un rilancio del patrimonio naturale calabrese, e

metterò le aree devastate dall’inquinamento al centro di un

grosso progetto di bonifica e riqualificazione, legato alla

valorizzazione del territorio e del mare, attraverso turismo

sostenibile ed economia circolare”.

“Ma centrale – sostiene ancora de Magistris – sarà anche il

contrasto all’abbandono delle aree interne, impiegando un grande

investimento umano ed economico per dare vita alla rigenerazione

dei borghi e alle infrastrutture tecnologiche necessarie per

connettere aree impervie con il resto del mondo. Senza

dimenticare il contrasto al dissesto idrogeologico, la tutela e

messa in sicurezza delle montagne, delle strade, dei viadotti e

il sostegno alla cultura e all’artigianato.

Il tempo dei castelli di vento promessi da chi ha saccheggiato

la Calabria è finito. Ora tocca al popolo calabrese che

rappresenteremo con dignità e competenza”.

Print Friendly, PDF & Email