Incididenza in aumento rispetto alla media nazionale: +25%
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La Calabria si posiziona tra le regioni con il più alto tasso di incidenti mortali sul lavoro, classificandosi come “zona rossa” secondo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering. I dati di aprile 2024 rivelano un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale, con 6 decessi nei primi quattro mesi dell’anno.
I lavoratori più a rischio
L’analisi evidenzia due categorie di lavoratori con un rischio maggiore:
- Anziani: l’incidenza più alta si registra tra gli ultrasessantacinquenni (34,9 morti ogni milione di lavoratori), seguiti dalla fascia 55-64 anni (13,5 morti ogni milione di lavoratori).
- Stranieri: il loro rischio di morte sul lavoro è quasi triplo rispetto agli italiani (20,2 morti ogni milione di occupati contro 7,5).
Settori e giorni più colpiti
- Edilizia: il settore con il maggior numero di decessi (41).
- Martedì: il giorno più critico della settimana, con il 21,8% degli infortuni mortali.
Le vittime
- Deceduti in occasione di lavoro: 206, di cui 12 donne.
- Deceduti in itinere: 62, di cui 7 donne.
- Stranieri: 48 deceduti in occasione di lavoro, 14 in itinere.
Denunce di infortunio
- Totale: 193.979 (+3,6% rispetto ad aprile 2023).
- Manufatturiere: il settore con il maggior numero di denunce (22.299).
- Donne: 70.733 denunce ad aprile 2024.
- Stranieri: 31.952 denunce di infortunio in occasione di lavoro.
Focus Calabria
- 6 morti sul lavoro nei primi 4 mesi del 2024.
- 4 decessi nella provincia di Catanzaro e 2 in quella di Cosenza.
Dati preoccupanti che evidenziano la necessità di un impegno concreto per la sicurezza sui luoghi di lavoro, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili.