Mer. Lug 17th, 2024

Il dato emerge da una ricerca del Centro studi enti locali su dati del Mims

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Anche sulle opere pubbliche incompiute, eterno emblema della provvisorietà del Meridione, la Calabria è in controtendenza rispetto al resto del Paese. Il segno della percentuale è positivo, ovviamente però non può dirsi altrettanto per il dato che ne viene fuori: a differenza del trend che si registra nel resto d’Italia, la nostra è l’unica regione in cui le incompiute sono aumentate. Cinque anni fa se ne registravano 17, oggi se ne contano 20, con una variazione positiva del 19%. Prendendo come riferimento il parametro della popolazione residente, su un totale di 1,8 milioni calabresi, gli oneri per l’ultimazione delle opere incompiute ammontano a 55 euro pro capite, per un totale di poco più di 100 milioni di euro.
È quanto emerge da una elaborazione del Centro studi enti locali basata sui dati trasmessi dalle Regioni al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). Nel 73% dei casi, le opere incomplete di competenza di Regioni e Comuni si trovano al Sud e nelle Isole. Per completare questi 264 progetti occorrerebbero oltre 700 milioni di euro, un importo che supera di quasi 9 volte quello necessario per portare a termine le 41 opere incompiute (11% del totale delle opere appannaggio degli enti territoriali) localizzate nel Nord Italia, per le quali mancano all’appello poco meno di 80 milioni di euro.

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