Mar. Lug 16th, 2024

 "Il 26 luglio in Calabria, a

Siderno, nella Locride, torneranno a distanza di due anni dalla

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manifestazione nazionale di Reggio Calabria i segretari generali

di Cgil, Cisl e Uil. Un segnale di forte attenzione del

sindacato confederale nazionale verso la Calabria. Con Maurizio

Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri, proveremo a

mettere nuovamente al centro dell’attenzione nazionale i

problemi del Sud, della nostra Regione, del lavoro, della

salute, della legalità, del territorio”. Lo scrive il segretario

generale della Cgil Calabria Angelo Sposato, in un post sulla

sua pagina facebook.

“Una fase difficile per la Calabria – prosegue – che vive la

più grave crisi economica, sociale, politica, dalla nascita del

regionalismo. Un consiglio ed una giunta regionale decaduti per

via della prematura scomparsa della presidente Jole Santelli,

nel pieno della pandemia, rischiano di compromettere ogni utile

segnale di ripresa che potrebbe essere determinata dalle diverse

e ingenti misure economiche previste dal piano nazionale di

ripresa e resilienza, dalla programmazione dei fondi Europei,

dal bilancio nazionale. Nonostante le ingenti risorse

disponibili, assistiamo a una privazione di ogni dibattito

pubblico sui temi dello sviluppo, del lavoro, della salute, del

territorio, degli investimenti. Grave l’assenza della politica

nazionale e regionale che non mostra alcun interesse verso i

bisogni dei cittadini calabresi, considerando la Calabria un

problema di difficile soluzione. Grave l’assenza e

l’atteggiamento dei partiti nazionali, che continuano a

tergiversare concentrando la loro azione non su progetti

concreti per superare la crisi, ma su scelte verticistiche ed

elettorali, che non colgono la necessità di avviare un confronto

con le migliori energie della Calabria per individuare un

protagonismo di nuove classi dirigenti, dinamiche, fresche,

giovani, capaci di misurarsi con le sfide dell’innovazione,

della transizione economica, ecologica, energetica, sociale.

L’atteggiamento della politica nazionale verso la Calabria da

l’idea – continua Sposato – dell’abbandono con un tentativo

sterile di riproporre scelte con schemi del passato che non

hanno nessuna proiezione innovativa, con vecchie logiche

correntizie e di potere, che aprono praterie a populismi e

sovranismi. Occorre tornare al merito, ai contenuti, alle

proposte vere per far uscire la nostra Regione e l’intero

Mezzogiorno dal cono d’ombra e da una crisi che potrebbe

diventare irreversibile. Servono investimenti veloci, non si ha

tempo di aspettare anni. Servono politiche industriali che

producano lavoro. Occorre una strategia nazionale per riallocare

le fabbriche e nuove filiere produttive, con i settori

innovativi, puntando sulle nuove tecnologie digitali, sulle

infrastrutture, le reti materiali e immateriali. Anche le

politiche per il commercio, il turismo, il terziario,

l’ambiente, le infrastrutture, hanno necessità di una proiezione

nazionale e macroregionale. Va riformato il Paese e la nostra

Regione, il ruolo della pubblica amministrazione deve aiutare

questo processo riformatore. Ma occorre sbloccare il turn over

con piani di assunzione nella scuola, negli enti locali, nella

sanità, atteso che il piano Brunetta per le assunzioni nel Sud è

stato completamente inadeguato. Se non si attivano subito misure

immediate per l’occupazione, la ripresa della emigrazione, la

bassa natalità, porterà a un declino veloce del mezzogiorno e a

un graduale e irreversibile invecchiamento e spopolamento,

peraltro già in atto. Per queste ragioni, il confronto con il

Governo nazionale sul recovery plan, il confronto con le

Regioni, con le amministrazioni locali, il partenariato

economico e sociale avrà un ruolo determinante. Per il Sud e la

Calabria sarà strategico. Cgil Cisl Uil nazionali hanno avviato

una serie di mobilitazioni per aprire un confronto con il

governo centrale su questi temi”.

“La tappa del 26 luglio a Siderno – conclude Angelo Sposato

  • sarà importante anche per rilanciare le proposte unitarie che

abbiamo fatto in Calabria sui temi del lavoro, dello sviluppo,

dell’ambiente, della salute, del territorio, della legalità”.

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