"Il 26 luglio in Calabria, a
Siderno, nella Locride, torneranno a distanza di due anni dalla
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manifestazione nazionale di Reggio Calabria i segretari generali
di Cgil, Cisl e Uil. Un segnale di forte attenzione del
sindacato confederale nazionale verso la Calabria. Con Maurizio
Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri, proveremo a
mettere nuovamente al centro dell’attenzione nazionale i
problemi del Sud, della nostra Regione, del lavoro, della
salute, della legalità, del territorio”. Lo scrive il segretario
generale della Cgil Calabria Angelo Sposato, in un post sulla
sua pagina facebook.
“Una fase difficile per la Calabria – prosegue – che vive la
più grave crisi economica, sociale, politica, dalla nascita del
regionalismo. Un consiglio ed una giunta regionale decaduti per
via della prematura scomparsa della presidente Jole Santelli,
nel pieno della pandemia, rischiano di compromettere ogni utile
segnale di ripresa che potrebbe essere determinata dalle diverse
e ingenti misure economiche previste dal piano nazionale di
ripresa e resilienza, dalla programmazione dei fondi Europei,
dal bilancio nazionale. Nonostante le ingenti risorse
disponibili, assistiamo a una privazione di ogni dibattito
pubblico sui temi dello sviluppo, del lavoro, della salute, del
territorio, degli investimenti. Grave l’assenza della politica
nazionale e regionale che non mostra alcun interesse verso i
bisogni dei cittadini calabresi, considerando la Calabria un
problema di difficile soluzione. Grave l’assenza e
l’atteggiamento dei partiti nazionali, che continuano a
tergiversare concentrando la loro azione non su progetti
concreti per superare la crisi, ma su scelte verticistiche ed
elettorali, che non colgono la necessità di avviare un confronto
con le migliori energie della Calabria per individuare un
protagonismo di nuove classi dirigenti, dinamiche, fresche,
giovani, capaci di misurarsi con le sfide dell’innovazione,
della transizione economica, ecologica, energetica, sociale.
L’atteggiamento della politica nazionale verso la Calabria da
l’idea – continua Sposato – dell’abbandono con un tentativo
sterile di riproporre scelte con schemi del passato che non
hanno nessuna proiezione innovativa, con vecchie logiche
correntizie e di potere, che aprono praterie a populismi e
sovranismi. Occorre tornare al merito, ai contenuti, alle
proposte vere per far uscire la nostra Regione e l’intero
Mezzogiorno dal cono d’ombra e da una crisi che potrebbe
diventare irreversibile. Servono investimenti veloci, non si ha
tempo di aspettare anni. Servono politiche industriali che
producano lavoro. Occorre una strategia nazionale per riallocare
le fabbriche e nuove filiere produttive, con i settori
innovativi, puntando sulle nuove tecnologie digitali, sulle
infrastrutture, le reti materiali e immateriali. Anche le
politiche per il commercio, il turismo, il terziario,
l’ambiente, le infrastrutture, hanno necessità di una proiezione
nazionale e macroregionale. Va riformato il Paese e la nostra
Regione, il ruolo della pubblica amministrazione deve aiutare
questo processo riformatore. Ma occorre sbloccare il turn over
con piani di assunzione nella scuola, negli enti locali, nella
sanità, atteso che il piano Brunetta per le assunzioni nel Sud è
stato completamente inadeguato. Se non si attivano subito misure
immediate per l’occupazione, la ripresa della emigrazione, la
bassa natalità, porterà a un declino veloce del mezzogiorno e a
un graduale e irreversibile invecchiamento e spopolamento,
peraltro già in atto. Per queste ragioni, il confronto con il
Governo nazionale sul recovery plan, il confronto con le
Regioni, con le amministrazioni locali, il partenariato
economico e sociale avrà un ruolo determinante. Per il Sud e la
Calabria sarà strategico. Cgil Cisl Uil nazionali hanno avviato
una serie di mobilitazioni per aprire un confronto con il
governo centrale su questi temi”.
“La tappa del 26 luglio a Siderno – conclude Angelo Sposato
- sarà importante anche per rilanciare le proposte unitarie che
abbiamo fatto in Calabria sui temi del lavoro, dello sviluppo,
dell’ambiente, della salute, del territorio, della legalità”.