Quasi tre mesi di chiusura dal famoso 8 marzo fino ai primi giorni di giugno: questo il primo crimine politico del Governo nei confronti della Calabria che ancora oggi grida vendetta e che noi del Movimento Sociale Fiamma Tricolore abbiamo contestato fin dal giorno di Pasquetta in quanto i dati e l’evoluzione della pandemia dimostravano chiaramente come l’indiscriminata chiusura della nostra regione, con pochissimi casi e tutti di ritorno tra l’altro, fosse totalmente inutile con l’unica conseguenza, tra l’altro, di arrecare un danno economico ingentissimo alle attività imprenditoriali e commerciali della nostra regione.
Continua....
Sono passati quasi 8 mesi da quella chiusura insensata: 240 giorni in cui abbiamo più volte chiesto la riapertura di strutture sanitarie sul territorio regionale, l’assunzione di nuovo personale medico e infermieristico, l’aumento dei posti in terapia intensiva: nulla di tutto ciò è stato fatto!
A imprenditori e commercianti invece è stato chiesto di tutto: adeguamenti delle aziende, distanziamento di lavoratori e clienti, smartworking, prodotti per l’igienizzazione, visori, tamponi di continuo, mascherine: tutti obblighi assolti dalle imprese, lo Stato invece nulla eppure sono ancora loro a pagare!
I numeri parlano da soli ma tra gli ignoranti al Governo e i presunti “esperti” del comitato tecnico scientifico questi dati non hanno nessun valore tranne un RT regionale palesemente inquinato da fattori esterni: basti pensare che solo il 28 ottobre tra i 56 positivi rilevati al GOM di Reggio Calabria ben 46 erano clandestini appena sbarcati sulle nostre coste!
Da domani probabilmente la Calabria rimarrà chiusa avendo ricoverati nelle sue terapie intensive appena 10 persone (secondo l’ultimo bollettino regionale) ed essendosi dimostrata la sua popolazione rispettosa delle regole fin dai primi giorni della pandemia: qualsiasi dato conferma la Calabria come la regione più virtuosa!
L’odio di questo governo verso alcune categorie è ormai palese: mentre i corsi principali dei nostri centri al sabato sera brulicano di gente, gli imprenditori di bar e ristoranti pagano senza ragione il prezzo altissimo di una pandemia importata dall’incapacità di chi governa. Possibile che sedersi al ristorante, con tavoli distanti sia più pericoloso che passeggiare in un affollatissimo corso Garibaldi a Reggio Calabria come le foto circolate sui social network in questi giorni testimoniano?
Ripetiamo ancora una volta: queste misure non serviranno ad abbattere la curva dei contagi. Distruggeranno solo la nostra economia nel complice silenzio di tutta la classe politica regionale interessata esclusivamente, a questo punto non abbiamo timore ad affermarlo, a rinviare le elezioni per incassare più stipendi possibile.
Francesco De Leo
Segretario Regionale
– Movimento Sociale Fiamma Tricolore