Mar. Nov 19th, 2024

In Italia, il tax gap sugli immobili vale 5 miliardi l’anno. Sud in testa, mentre Giorgetti spinge per una stretta fiscale.

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La Calabria guida la classifica delle regioni italiane con il più alto tasso di evasione fiscale sull’Imu, con un tax gap che raggiunge il 39,6%. Questo fenomeno rientra nel quadro di una più ampia evasione sugli immobili a livello nazionale, che nel 2022 ha generato una perdita stimata di 5 miliardi di euro per le casse dello Stato, pari al 20,9% del gettito teorico dell’Imu. Il dato emerge dalla recente Relazione sull’evasione fiscale e sull’economia sommersa del Ministero dell’Economia, che ha rilevato oltre 2 milioni di immobili non censiti dall’Agenzia delle Entrate in Italia.

Le “case fantasma”, ossia immobili non accatastati o dichiarati in modo difforme rispetto alla realtà, rappresentano un’importante fetta di questo gap. La situazione è particolarmente grave nel Sud Italia, con Campania (33,5%), Sicilia (33,2%) e Basilicata (30,1%) che seguono la Calabria nella classifica delle regioni con maggiore evasione. Al contrario, le regioni del Nord registrano tassi decisamente inferiori, con la Valle d’Aosta al 10,8%, seguita da Emilia-Romagna (11,1%) e Liguria (12,9%).

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente annunciato una nuova campagna di controlli mirata agli immobili fantasma, con particolare attenzione alle proprietà ristrutturate con il Superbonus. La proposta ha però creato tensioni all’interno della maggioranza di governo, poiché l’elettorato, specie al Sud, include una parte significativa di contribuenti irregolari.

Se la linea Giorgetti dovesse prevalere, si profilerebbe una stretta sull’evasione fiscale che potrebbe toccare milioni di proprietari. Una sfida non solo economica, ma anche politica, in un paese dove il recupero delle tasse non pagate è sempre stato un tema delicato.