«Sergio Abramo, che per inciso non ha mai difeso il Tribunale lametino, si è precipitato in soccorso di un Mimmo Tallini ormai in caduta libera, annunciando il mandato al legale Nunzio Raimondi di valutare l’eventuale diffamazione di una mia analisi politica sull’ipotesi d’intesa tra i Comuni di Catanzaro e Lamezia Terme per la gestione di ‘Agenda Urbana’». Lo afferma, in una nota, l’avvocato e docente universitario Giuseppe d’Ippolito, candidato M5s per la Camera nel collegio uninominale di Catanzaro-Lamezia Terme, che precisa: «Il punto è che mi sono riferito soltanto al contenuto dell’ipotesi d’intesa, poi smentito da Abramo, messo alle strette proprio da me, che poteva essere interpretato in due soli modi: o derivandone un’incapacità amministrativa dei lametini oppure la loro, la nostra assenza di anticorpi contro i poteri che hanno prodotto lo scioglimento del Comune». «Se dovesse querelarmi – rimarca D’Ippolito – chiamerò a testimoniare in mio favore tutti i lametini che hanno commentato quell’ipotesi d’intesa negli stessi miei termini, compreso l’ex consigliere comunale di Lamezia Francesco Ruberto, di Forza Italia, che in un comunicato stampa ha espresso, prima del sottoscritto, una posizione identica alla mia». «Mentre – conclude D’Ippolito – Abramo fa valutare la portata della mia lettura politica del caso, non avendo bisogno di avvocati e non essendo un perditempo, ho già provveduto a querelare Tallini per un video gravemente diffamatorio della mia persona, a lui riconducibile e diffuso sul web».
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