Rapporto Banca d’Italia: nei primi sei mesi del 2024, l’occupazione in Calabria aumenta dell’1,2%, con progressi nella stabilità contrattuale e nel lavoro femminile, sebbene il divario con il resto del Paese rimanga.
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Nel primo semestre del 2024, l’occupazione in Calabria è cresciuta dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, come rilevato dalla filiale di Catanzaro della Banca d’Italia. Il tasso di occupazione regionale ha raggiunto il 44,3%, trainato dalla riduzione della popolazione in età da lavoro, ma resta inferiore alla media nazionale di ben 17 punti percentuali. Anche se la disoccupazione è scesa al 15,4%, continua a superare la media del Mezzogiorno e il doppio di quella italiana.
L’aumento ha riguardato soprattutto le donne, riducendo il divario di genere nel lavoro. La crescita ha interessato principalmente il lavoro subordinato, con un incremento di contratti a tempo indeterminato e di somministrazione, mentre il lavoro autonomo e il numero di imprese individuali sono diminuiti.
Nonostante l’aumento dell’occupazione, le richieste per l’integrazione salariale sono aumentate del 33,8%, raggiungendo 4,5 milioni di ore autorizzate. Questo incremento, legato alla Cassa Integrazione Straordinaria, è dovuto a crisi aziendali specifiche, in particolare nel settore dei servizi alle imprese.