Mar. Lug 16th, 2024

“Abbiamo ottenuto 3 miliardi da spendere, lavorando insieme ad Anas, affinchè la SS106 non possa essere più considerata la strada della morte”

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Esordisce così Roberto Occhiuto a seguito di un’interlocuzione necessaria avviata oggi presso la Regione Calabria alla presenza dei sindacati calabresi, a confronto su una questione prioritaria sempre più urgente: quella che riguarda appunto la SS106.

I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo si sono interfacciati con il Presidente chiedendo una maggiore chiarezza sui tempi di realizzazione, procedure e sulla copertura finanziaria disponibile. “Uno dei problemi che abbiamo in Calabria è proprio il fatto che i cantieri una volta aperti non si completino mai” esordisce Tonino Russo, specificando che, per di più, quando si viene alla SS106 si devono fare i conti con una serie di dati di fatto. “Come ad esempio – continua Russo – che sia una strada che miete vittime quotidianamente, ma che a uno sguardo più generale sta anche condizionando enormemente e in negativo lo sviluppo della nostra Regione”.

Il fattore tempo è dunque uno dei motivi principali per cui è stato indetto l’incontro che si è svolto stamane in Cittadella e che ha visto la partecipazione da remoto anche di Luca Bernardini, capo della sezione tecnica di Anas, che ha risposto alle domande e ai dubbi posti dai sindacati e dallo stesso Presidente Occhiuto.

Più nello specifico, come spiega Bernardini, “Se la gara si bandisce entro giugno luglio di quest’anno avremo circa 6 mesi prima dell’aggiudicazione, perciò per la consegna dei lavori (e quindi per l’apertura del cantiere) fisserei la data al 2025”

Per ciò che attiene al percorso di realizzazione e ai tempi necessari, Anas chiarisce poi: “Parliamo di un 5 anni di lavori circa” “Questo significa – interviene a tal proposito Occhiuto – che il termine di 15 anni fissato dalla legge di Bilancio lo riduciamo a 5 escluso l’anno di consegna dei lavori”. Anas prosegue elencando i propri calcoli: “A livello occupazionale, si tratterebbe di circa 1000 persone durante la fase dei lavori, con punte fino a 1500”.

Tuttavia, a preoccupare maggiormente è sempre l’annosa questione che riguarda la “lungaggine dei tempi”. Un ingorgo che, secondo Tonino Russo, si potrebbe bypassare proprio attraverso la frammentazione in diversi lotti: “La lottizzazione, in tal senso, ci consente un’agevolazione maggiore anche per l’imprenditoria calabrese”. Una deduzione che Bernardini ha confermato. “Su questo però – spiega Occhiuto ci sono anche altri aspetti da valutare – per esempio sul terzo megalotto molti problemi sono stati evitati tramite i protocolli sottoscritti con le associazioni di categoria, la cosiddetta contrattazione anticipata per la messa in sicurezza delle opere”.

Secondaria ma non per importanza, la questione finanziaria a proposito della quale infatti i sindacati si chiedono se i 3 miliardi previsti possano risultare sufficienti a coprire tutti i lotti. Dal canto suo, Angelo Sposato sostiene come il fattore chiave sia la velocità: “Bisogna metterla in sicurezza per tutto il tracciato quanto prima, servono interventi tempestivi da parte del Governo regionale e di Anas ed è necessario essere coerenti su cosa si debba fare”. E a tal riguardo Sposato aggiunge: “Abbiamo anche indetto nei prossimi giorni una mobilitazione sulla SS106 perché le tragedie che stanno avvenendo hanno necessità di avere una risposta sociale”.

“Vorremmo evitare che il tema delle infrastrutture cada nella campagna elettorale alle europee – incalza Santo Biondo – quindi un cronoprogramma sulla SS106 lo riteniamo fondamentale, con chiarezza sull’utilizzo delle risorse, sulla progettazione integrale, ma chiediamo altrettanta attenzione su tutta la questione infrastrutturale (A2, elettrificazione della jonica, e così via) nel suo complesso”.

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