Ven. Nov 22nd, 2024

Proposta di legge del centrodestra per separare la carica di assessore da quella di consigliere regionale. Nessun aumento dei costi assicurato, ma si prevede un dibattito acceso.

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Nella Regione Calabria torna al centro della discussione politica la figura del consigliere regionale “supplente”. La maggioranza di centrodestra ha infatti depositato una proposta di legge che mira a modificare l’attuale ordinamento stabilendo l’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere regionale. La proposta, che integra l’articolo 1 della legge regionale 1 del 2005, prevede che i consiglieri nominati in Giunta regionale siano temporaneamente sostituiti da supplenti per la durata del loro incarico esecutivo.

Il testo è stato presentato dai consiglieri Giuseppe Graziano, Francesco De Nisi, Giacomo Crinò, Michele Comito, Filippo Mancuso, Luciana De Francesco e Giuseppe Gelardi, ed è stato assegnato alla prima Commissione Affari istituzionali e alla seconda Commissione Bilancio per la valutazione finanziaria. La proposta mira a evitare conflitti di interesse, garantendo una netta separazione tra le funzioni legislative e quelle esecutive.

«Questa misura – si legge nella relazione illustrativa – intende rafforzare l’autonomia dei consiglieri rispetto al governo regionale, assicurando una maggiore trasparenza e un efficace bilanciamento dei poteri». La maggioranza rassicura inoltre che la sua attuazione non comporterà costi aggiuntivi per il bilancio regionale, promettendo quindi neutralità finanziaria.

Il disegno di legge prevede che, una volta nominato assessore, il consigliere regionale sia automaticamente sospeso dalle sue funzioni, per poi essere sostituito da un supplente. Al termine dell’incarico esecutivo, il consigliere tornerà a ricoprire il proprio ruolo. Nonostante le rassicurazioni sul fronte dei costi, è prevedibile che la proposta possa riaccendere un acceso dibattito politico, dato il tema già controverso in passato.