L’accusa di alcuni consiglieri “nei suoi video infanga la
Calabria”
di Mario Modica
https://www.spotandweb.it/news/826733/calabria-klaus-davi-resta-fuori-dalla-giunta.html
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Troppo rompiscatole, sfrontato,
irriverente per essere ammesso nelle ovattate atmosfere del Consiglio Regionale
Calabrese. Klaus Davi, che pure aveva raccolto gli elogi pubblici della neo
presidentessa della regione più povera d’Italia, Jole Santelli, con la quale ha
un ottimo rapporto personale di vecchia data, interpellato via Ansa per un suo
coinvolgimento nel rilancio dell’immagine della Calabria, resta fuori.
Alcuni quotidiani avevano
parlato di un dicastero dedicato all’immagine e alla promozione, una sorta di
sottosegretariato tecnico. Ma benché sia stimato trasversalmente, ha all’attivo
ottimi rapporti con Silvio Berlusconi e con Matteo Salvini dovuti anche alla
sua decennale attività nella comunicazione politico, il massmediologo resta un
personaggio scomodo.
Tra i suoi ‘nemici’ vengono
annoverati alcuni consiglieri dell’UDC come Nicola Paris e il deputato
forzaitaliota Francesco Cannizzaro. Nulla di particolarmente virulento, ma
normali antipatie ‘caratteriali’ ci vengono descritte da persone a loro vicine.
Viene anche detto che a diversi altri esponenti della casta locale non piace
granché la sua azione ‘anti ‘Ndrangheta’ non tanto nella sostanza, quanto
nello ‘stile’ definito in una recente riunione da alcuni consiglieri regionali
‘anti calabrese’.
L’accusa formulata non riguarda
l’impegno in quanto tale, ma i messaggi che trasmette. Un mantra che ha colpito
o colpisce un po’ tutti i cronisti d’inchiesta. Davi da anni è autore di
reportage in testa alle classifiche di YouTube in cui irride o insegue i
Mammasantissima dalla Lombardia alla Sicilia. Paradossalmente, rivelano sempre
gli esperti di bizantinismi, è stato proprio il pubblico riconoscimento
della Santelli a scatenare gli ‘oppositori’ occulti che hanno fatto quadrato
contro di lui.
Comunque, i rapporti con la neo
presidente cosentina della Regione restano ottimi e il giornalista porta a casa
in queste ore un importante riconoscimento simbolico: la presidenza del
Consiglio comunale del travagliato comune di San Luca, noto a livello
planetario per le sanguinose faide di ‘Ndrangheta. Per fare questo, la giunta
che governa il comune aspromontano è arrivata addirittura a cambiare lo
statuto. Segno che l’impegno di Davi ha fatto breccia nel non facile popolo
dell’Aspromonte. Una piattaforma da una parte ideale per costruire un percorso
politico in un territorio come la Locride, che sicuramente Klaus saprà far
‘vibrare’ e chissà che i movimenti provocati non causeranno, a distanza, anche
qualche sussulto nei palazzi ovattati di Catanzaro.