Ven. Nov 22nd, 2024

Presentato il Rendiconto sociale dell’Inps: oltre 8.000 abitanti in meno in due anni, precariato diffuso e Pil pro capite più basso d’Italia. Gli over 65 sono quasi il 24% della popolazione.

Continua....


futura
autolinee-federico-agos-24
JonicaClima
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

La Calabria continua a scontare un forte divario economico e sociale rispetto al resto d’Italia. È quanto emerge dal Rendiconto sociale 2023 dell’Inps, presentato questa mattina a Catanzaro dal presidente del Comitato regionale Domenico Zannino e dal direttore regionale Giuseppe Greco. Tra il 2022 e il 2023, la regione ha perso 8.460 residenti, una cifra paragonabile all’intera popolazione del comune di Soverato.

Una regione sempre più anziana

Il quadro demografico conferma un progressivo invecchiamento: gli over 65 rappresentano il 23,9% della popolazione regionale, pari a quasi un abitante su quattro. Il saldo naturale, tra nascite e decessi, continua a essere negativo, in linea con le tendenze nazionali, ma aggravato da un’emigrazione significativa, soprattutto giovanile.

Economia stagnante e Pil al minimo

Nonostante un incremento dell’1,2% del Pil nel 2023, la Calabria resta la regione con il Pil pro capite più basso d’Italia. Il tessuto economico mostra segnali contrastanti: mentre diminuiscono le microimprese, cresce leggermente il numero delle piccole e medie imprese. Tuttavia, settori come commercio, artigianato e agricoltura perdono operatori, evidenziando una fragilità strutturale.

Disoccupazione in crescita e precariato diffuso

Sul fronte del lavoro, i dati sono preoccupanti. Nel 2023, il tasso di disoccupazione generale è salito al 16,2% (rispetto al 15% del 2022) e quello giovanile ha raggiunto il 35,2% per gli uomini e il 35% per le donne nella fascia d’età 15-29 anni. Dei 150mila nuovi contratti stipulati, quasi l’82% sono a termine, stagionali o di somministrazione, configurando un mercato del lavoro precario che penalizza i giovani, costringendoli a cercare stabilità altrove.

Pensioni e welfare sotto la media nazionale

Le pensioni in Calabria sono significativamente più basse rispetto alla media nazionale, con importi medi mensili inferiori per le donne, segno di una maggiore discontinuità lavorativa e di una parità retributiva ancora lontana. Sul fronte del welfare, nel 2023 sono state erogate 178.767 prestazioni di invalidità civile, con un incremento del numero di nuove prestazioni rispetto al 2022. Anche le misure di sostegno al reddito, come reddito e pensione di cittadinanza, hanno registrato oltre 46.000 richieste, di cui il 63% accolte.

Un appello per interventi strutturali

La situazione descritta dall’Inps delinea una Calabria in difficoltà, con forti disuguaglianze economiche e sociali rispetto al resto del Paese. Secondo l’istituto, sono necessari interventi politici ed economici «massivi e strutturali» per invertire la tendenza e dare risposte concrete a una regione che lotta per trattenere i suoi giovani e garantire un futuro sostenibile ai suoi cittadini.