Mar. Set 10th, 2024

Un’analisi della Cgia di Mestre evidenzia il forte divario retributivo tra Nord e Sud. A Vibo Valentia, la provincia peggiore, i lavoratori guadagnano 20.000 euro in meno rispetto a Milano.

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Il divario economico tra Nord e Sud Italia si riflette chiaramente anche sugli stipendi. In Calabria, un dipendente del settore privato guadagna in media la metà rispetto ai colleghi lombardi. Secondo un’analisi dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, la retribuzione media annua di un lavoratore calabrese è di 14.960 euro, mentre in Lombardia si arriva a 28.354 euro. Questo differenziale retributivo pone la Calabria all’ultimo posto in Italia, ben al di sotto della media nazionale, che si attesta a 22.839 euro.

Le altre regioni meridionali e le Isole non stanno molto meglio, con nessuna che supera i 20.000 euro annui. Guardando alle retribuzioni giornaliere, il Nord segna una media di 101 euro contro i 75 euro del Sud, con una differenza del 35%.

Nord ricco e Sud in nero Secondo la Cgia di Mestre, il divario è alimentato da diversi fattori. Il Nord ospita grandi imprese, multinazionali e società finanziarie, che offrono posti di lavoro con stipendi elevati per figure professionali qualificate. Al contrario, il Sud soffre di un elevato tasso di lavoro irregolare, contratti precari, lavoro intermittente e stagionale.

Al Sud si lavora 28 giorni in meno all’anno Questa precarietà incide anche sul numero di giornate lavorative. Nel 2022, un dipendente del Nord ha lavorato in media 253 giorni all’anno, contro i 225 giorni al Sud, corrispondenti a circa cinque settimane lavorative in meno.

A livello provinciale, i lavoratori più stacanovisti si trovano a Lecco, con una media di 264,2 giorni lavorativi all’anno, seguita da Vicenza e Biella. All’opposto, Vibo Valentia è maglia nera con soli 190,8 giorni lavorativi, seguita da Nuoro, Foggia e Rimini.

Vibo Valentia: gli stipendi più bassi d’Italia Vibo Valentia si distingue negativamente anche per le retribuzioni, con una media annua di soli 12.923 euro, la più bassa d’Italia. Il divario con Milano è impressionante: i lavoratori vibonesi guadagnano quasi 20.000 euro in meno rispetto ai milanesi. Tra le province con stipendi più alti figurano Parma, Modena, Bologna e Reggio Emilia, grazie alla presenza di settori ad alta produttività come l’automotive, la meccanica e l’agroalimentare.

Sul fronte opposto, tra i lavoratori dipendenti meno retribuiti, insieme a Vibo Valentia, si trovano quelli di Trapani (14.365 euro), Cosenza (14.313 euro) e Nuoro (14.206 euro).

Per quanto riguarda le altre province calabresi, le retribuzioni medie annue sono: Crotone 14.661 euro, Catanzaro 15.694 euro e Reggio Calabria 16.064 euro.

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