Nella regione calabrese, la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro assume contorni drammatici, come evidenziato dal segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo. Le recenti tragedie a Castrovillari e Firenze hanno evidenziato l’urgente necessità di interventi concreti e mirati per contrastare questo fenomeno inaccettabile.
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Biondo non esita a proporre una serie di misure cruciali per affrontare la situazione. Innanzitutto, sottolinea l’importanza di aumentare il numero degli ispettori del lavoro per garantire una più efficace sorveglianza sul rispetto delle normative in materia di sicurezza. Propone anche l’istituzione di una Procura nazionale dedicata alla lotta contro gli incidenti sul lavoro e la creazione del reato di omicidio sul lavoro, al fine di rendere più severi e dissuasivi i provvedimenti nei confronti di coloro che trascurano la sicurezza dei propri dipendenti.
La proposta di istituire una Commissione regionale sulla sicurezza e l’emersione del lavoro irregolare mira a fornire strumenti più efficaci a livello locale per affrontare le criticità specifiche del territorio calabrese.
I dati allarmanti sull’incidenza dei morti sul lavoro nella regione, con 46 vittime solo lo scorso anno e una situazione ancora più preoccupante se si considerano anche gli incidenti in itinere, sottolineano l’urgenza di interventi tempestivi e incisivi.
Il segretario generale denuncia anche l’inerzia del Governo di fronte a queste richieste, evidenziando come la situazione si aggravi ulteriormente con il diffondersi dei contratti pirata e la riduzione delle ore di formazione. L’assenza di oltre 1000 ispettori del lavoro compromette gravemente la capacità di effettuare controlli efficaci e di garantire la sicurezza nei cantieri e nelle aziende.
La mancata approvazione della riforma sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, bloccata nei cassetti ministeriali da oltre 16 mesi, rappresenta un ulteriore ostacolo nella lotta a questo fenomeno, impedendo l’introduzione di misure cruciali per contrastare le violazioni e proteggere la vita dei lavoratori.
In conclusione, il grido d’allarme del segretario generale della Uil Calabria richiama l’attenzione sulle gravi carenze e le sfide ancora aperte nella tutela della sicurezza sul lavoro, esortando le istituzioni a intervenire con determinazione e sollecitudine per porre fine a questa drammatica emergenza.