Ven. Ago 9th, 2024

Vi siete mai chiesti se restare o emigrare dalla terra che vi ha cresciuto?

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Penso sia una domanda che quasi tutti ci siamo posti almeno una volta nella nostra vita. Legittima? Non lo so, ma spesso ci interroghiamo su questo.

Oggi vi racconto la storia di un giovane imprenditore, Luca Errigo, che si è posto anche lui questa domanda, ma aveva già una risposta chiara: quella di rimare, con una forte convinzione, nella sua terra.

La sua azienda, attiva nella distribuzione alimentare, la eredita dal padre Enzo, una società sana e ben avviata. Tuttavia, Luca, insieme al fratello Francesco, forte dei suoi studi bocconiani, porta l’azienda a un livello superiore, diversificandone le attività, aumentando i rami d’azienda e, soprattutto, investendo nei momenti di crisi. Modernizza la struttura, la sezione marketing e la distribuzione. La mission aziendale è chiara: esaltare la storia e tradizione italiane, valorizzando al massimo i numerosi prodotti che crescono in modo naturale e indisturbato sul nostro territorio. La fusione tra natura, tradizione, innovazione e know-how fanno sì che il progetto aziendale abbia già un ben definito piano a medio-lungo termine, che ha portato Luca Errigo a capo di un’azienda presente, tramite i propri prodotti, non solo sul territorio nazionale ma anche in Canada, Australia, Florida, Svizzera, Belgio, Lussemburgo, Germania e Francia.

Errigo ha saputo anticipare i tempi, oggi le aziende che riescono a integrare innovazione tecnologica, rispetto per l’ambiente e per la tradizione sono sempre più apprezzate dal pubblico e dagli stakeholders – investitori – e, infatti l’azienda ha chiuso il 2023, citando le testuali parole di Luca Errigo, in modo: “Eccezionale”.

Rupes è uno dei tanti marchi creati da Errigo, il più conosciuto grazie all’amaro, apprezzatissimo dal pubblico, che ha vinto la medaglia d’Oro alla World Liqueur Award e numerosi altri premi. Oggi nasce l’ultimo prodotto della famiglia Rupes, forse quello più voluto, più cercato, più coccolato fin dalle prime fasi della sua progettazione: Nosside Gin Jonico. Ispirato dai versi della poetessa Magna Grecia di Locri Epizephiri, questo “london dry gin” cattura l’essenza della Calabria con i suoi profumi e sapori intensi e dalla sapidità del Mar Jonio. È realizzato artigianalmente con una miscela esclusiva di botaniche derivanti da cereali, bacche di ginepro, tutte rigorosamente biologiche, e distillato in alambicco discontinuo. La Grafica della bottiglia propone la Nosside ristilizzata in chiave contemporanea in un turbinio di onde docili e mosse e si rivolge al pubblico giovanile. Proprio i versi della poetessa, sono le muse ispiratrici di questo prodotto:

“Straniero, se navigando ti recherai a Mitilene dai bei cori, per cogliervi il fior fiore delle grazie di Saffo, dì che fui cara alle Muse, e la terra Locrese mi generò. dì che fui cara alle Muse, e la terra Locrese mi generò.”

Nosside Gin Jonico è stato presentato a Locri, non a caso terra della poetessa, nella suggestiva cornice de LeClub beach house restaurant, accanto al mare che ispirò i versi di tanti poeti e dove i nostri giovani si divertono la notte, sentendosi liberi. Per l’occasione, sono stati messe delle grafiche particolari; grafiche che, oltre al prodotto, raffiguravano i grandi pensatori del passato, protagonisti al tempo della MagnaGrecia come Pitagora, Zalueco e, ovviamente, Nosside. Il significato era chiaro e duplice: il primo era ancora l’esaltazione e la volontà di sottolineare il fatto che restare nella propria terra, nel Sud, con il proprio talento e il tuo know-how,  permette di fare grandi cose; il secondo era l’importanza di usare la mente, di pensare, in ogni situazione, perché bere è un piacere, ma bisogna farlo sempre in modo responsabile.

Restare al Sud, nella nostra terra, si può fare. Luca Errigo ne è la dimostrazione: un giovane imprenditore che ha saputo sfruttare le sue doti, alimentandole con nozioni specifiche e riuscendo, unendo innovazione, amore per la natura e responsabilità, a realizzare il suo sogno e a creare tante possibilità di lavoro per molte famiglie, nel modo giusto, con le competenze e visioni delle aziende del Nord e delle aziende estere.

È una bella storia nostra, ma non pensate sia l’unica: ce ne sono molte altre, più di quanto ne immaginate, e il compito nostro è scoprire queste realtà, incoraggiarle e preferirle non perché sono dei “paesani”, ma perché sono eccellenze al pari e, spesso, migliori dei prodotti che normalmente utilizziamo o conosciamo. In questo modo aiutiamo anche noi stessi, perché esaltiamo le nostre potenzialità e creiamo, noi stessi, lavoro per tutti noi.

Made in Calabria, non deve essere scelto per “cumparanza” ma per l’eccellenza, e oggi, in tante cose c’è. Andate a visitare le loro pagine web, i profili social, provate i loro prodotti e vedrete che rimarrete entusiasti.

Paco

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