Catanzaro, 25 settembre 2024 – La Calabria si prepara a valorizzare la sua vocazione vitivinicola e olivicola attraverso l’istituzione di elenchi professionali per gli operatori eno-oleoturistici. L’iniziativa, promossa dal Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, segna l’avvio di una strategia di promozione e sviluppo del territorio che punta a coniugare l’eccellenza agroalimentare con un’offerta turistica integrata.
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A seguito della delibera approvata in estate dalla Giunta regionale guidata dal presidente Roberto Occhiuto, sono state rese operative le direttive per la valorizzazione dell’olio e del vino calabresi. Questa iniziativa non mira solo alla promozione dei prodotti, ma punta a definire un’offerta turistica che si sviluppi attorno alle specificità vitivinicole e olearie del territorio, con un’attenzione particolare per le aree di pregio. Un passo in avanti verso un turismo che abbraccia pienamente le eccellenze locali.
Gli atti amministrativi adottati in conseguenza delle linee guida disciplinano ora le modalità di esercizio per le aziende agricole già impegnate in attività come degustazioni, agriturismo e fattorie didattiche, consentendo loro di espandersi anche nell’eno-oleoturismo. Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura, sottolinea il potenziale di questa iniziativa: “La Calabria è terra di olio e vino. Stiamo investendo su questi due elementi per la crescita e la competitività delle aziende, creando una strategia che, partendo dall’olio e dal vino, promuova una nuova visione turistica”. Le aziende interessate dovranno presentare una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al proprio Comune tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap) per iscriversi all’elenco regionale, gestito e monitorato dal Dipartimento Agricoltura.
L’assessore Gallo illustra inoltre la visione a lungo termine: la strategia si propone di sfruttare il potenziale del paesaggio olivicolo e vitivinicolo, valorizzando l’importanza dell’olio e del vino nella tradizione gastronomica calabrese. Questo favorirà frantoi, cantine e altri soggetti che operano in questi ambiti, offrendo loro l’opportunità di estendere i propri servizi al settore turistico, incrementando così la presenza di visitatori interessati all’esperienza enogastronomica.
La Regione ha definito criteri rigorosi per l’iscrizione agli elenchi professionali degli operatori eno-oleoturistici: saranno richiesti standard elevati in accoglienza, sicurezza, formazione e informazione, nonché specifici titoli di studio o attestati professionali. A tal proposito, l’Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) e le organizzazioni di settore vitivinicolo e oleario più rappresentative avranno il compito di promuovere la formazione teorico-pratica per le aziende e i loro addetti. L’obiettivo è migliorare la qualità dei servizi offerti al pubblico e favorire la diffusione della cultura del vino e dell’olio calabresi.
La Regione Calabria punta quindi a investire in risorse per sostenere lo sviluppo territoriale attraverso il turismo esperienziale, dove vino e olio rappresentano non solo prodotti di eccellenza ma veri e propri ambasciatori della cultura e delle tradizioni locali. Il progetto mira a incentivare il marketing territoriale e turistico, sostenendo un settore che ha il potenziale di contribuire in modo significativo alla crescita economica e culturale della regione.