Nell’apprendere l’incendio della Guglielmo Caffè, ho provato un sentimento prima di dolore e poi di reazione.
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Per prima cosa ho espresso solidarietà personale e ufficiale a Daniele Rossi, chiamandolo prima ancora che nella sua veste di azionista e di Presidente della Camera di Commercio, come amico personale e di infanzia.
A ciò desidero pure aggiungere quanto sia di vitale importanza fare in modo di avere un quadro completo, circa l’intera vicenda, poiché se dovesse essere confermata -come, purtroppo, sembra- la matrice dolosa, si dovrà fare scendere in campo le forze dello Stato a tutela delle imprese e dei cittadini.
Tutto ciò, chiaramente, vale pure se la tal cosa, dovesse rivelarsi una discutibile, ignobile e scellerata burla, poiché la magistratura e gli organi di polizia, non devono occuparsi sempre e comunque delle amenità in capo a teoremi sfumati che toccano la politica e sfociano in pisotiche ipotesi accusatorie (le quali poi vengono infarcite con collusioni insussistenti), in quanto siamo proprio noi politici a marcare questo confine.
Qui bisogna dare dimostrazione che le indagini si fanno sempre e in tutte le direzioni, non per ‘caccia alle streghe’, poiché pure e soprattutto in questo modo si conferma lo Stato di Diritto e la certezza della pena.
Nessuno indietreggi rispetto ai poteri delle Istituzioni Repubblicane, anzi sono e saranno le sole che si dovranno riconoscere, nel pieno ossequio ed osservanza di quanto sia la politica -quella buona e quindi l’unica realmente esistente- a far si, primigeniamente, di come e quanto ci si debba prendere in carico lecito e legittimo, tutte le istanze e le tutele costituzionali della gente e di qualsiasi ed ufficiale categoria professionale e di ogni attività produttiva.
Vincenzo Speziali
Noi di Centro- Mastella