Mar. Lug 16th, 2024

Con l’improvvisa scomparsa del dottore Davide Mesiani, all’età di 58 anni, Brancaleone (R.C.) ha perduto uno dei suoi figli più belli e più amati. 

Lo  dimostra la presenza di tutto il paese e dintorni, di amici e conoscenti addolorati e sgomenti, ai suoi funerali, avvenuti nel pomeriggio di martedì otto maggio a Casignana, ridente paese della Verde alle prime propaggini aspromontane. Sono andati in massa, tutti quanti, i suoi paesani a rendere l’estremo saluto a questo loro  concittadino, Davide Mesiani, sfortunato medico caro a tutta la comunità per le sue non comuni doti morali, umane e professionali.

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Davide Mesiani era unico, infatti, cortese, amabile, generoso, disponibile con tutti, pronto ad aiutare chiunque avesse incontrato sulla sua strada di medico per vocazione, di filantropo dalla spiccata sensibilità per il prossimo bisognoso di cure ed attenzioni. Lui che conosceva bene, per esperienza diretta e personale, il dolore e la sofferenza nella malattia non sapeva guardare oltre, nonostante i suoi gravi problemi di salute, ma traeva la forza dalla sua non comune umanità per abbracciare chi stava peggio di lui per trasmettere amore per la vita e coraggio nella lotta contro il male. Un medico fine e sensibile, specialista in medicina del lavoro, per il quale la medicina ha potuto fare ben poco, in verità, un insostituibile padre di famiglia, il dottore Davide, che ha lottato fino alla fine, sorretto dalla fede e dalla speranza, incrollabili compagne fino al suo ultimo respiro. Un faro di luce spirituale, di grande forza d’animo per i suoi figli, Domenico e Pietro, e per tutta la comunità, un fulgido esempio d’impegno morale e professionale, che lascia il segno tra tutti coloro che l’hanno conosciuto ed avuto modo di apprezzarlo. Nato e vissuto a Brancaleone, entrò a far parte della grande, affiatata famiglia Crinò di Casignana, sposandosi con la dottoressa Elisabetta Crinò, per amore della quale era andato a vivere al paese di lei, dove in poco tempo si era conquistato la stima e la simpatia di tutti, grazie al suo carattere altruista, alla sua semplicità e nobiltà di cuore, corredo della sua deontologia professionale. Ritornava spesso a Brancaleone, il dottore Davide, legato com’era al paese, all’anziana madre, al fratello Gino, stimato sindaco del paese negli anni ottanta. Oltre che nella sua famiglia, lascia un incolmabile vuoto in tutti i suoi paesani, per i quali era un riferimento certo, l’amico che, appena ti vedeva, ti veniva incontro per salutarti e chiederti se ti potesse essere d’aiuto in qualcosa. Lui era così e così lo ricorderemo tutti nell’atto di tenderci la mano, sorridente e gentile nella sua ancora bella giovinezza.

Ora che il sole non splende più per lui, “molliter ossa cubent”, riposino dolcemente le sue ossa, mentre noi custodiremo il suo luminoso ricordo.

Bruzzano Zeffirio, 9 maggio

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