L’Ufficio del Garante delle persone disabili, al fine di promuovere un rapporto di fiducia e dialogo con i disabili e le loro famiglie, così come con le associazioni e quanti ritengano necessario fare delle segnalazioni, ha promosso uno sportello di ascolto presso i locali del comune. Sebbene il Garante si sia insediata da meno di un mese, sono già molte le segnalazioni ricevute in merito a problematiche e criticità vissute dai diversamente abili nella vita di tutti i giorni. In particolare, durante uno dei colloqui è emerso come l’occupazione abusiva dei parcheggi riservati ai disabili rappresenti una delle principali sfide alla mobilità delle persone inabili. Il disabile e chi lo accompagna negli spostamenti è costretto, davanti all’improprio posteggio, a dover lasciare l’auto in zone secondarie con conseguente disagio per il disabile costretto a percorrere lunghe distanze sulla sedia a rotelle e su altri supporti per la mobilità. “ Penso che assorbiti dal vortice delle incombenze quotidiane – afferma la Garante, dott.ssa Anna Tringali- perdiamo di vista molte cose essenziali, ad esempio il fatto che se occupo il parcheggio di un disabile non sto solo commettendo di un atto di inciviltà, ma che sto privando una persona, ancor più di una categoria protetta, di una possibilità. Sì, la possibilità di poter uscire di casa, di poter fare una commissione, di poter essere un umano che come tutti reclama il suo legittimo spazio nel mondo. Molto spesso le prime abilità ad essere intaccate nei disabili sono quelle sociali e relazionali: uscire, prendere parte alla vita pubblica, mantenere un hobby divengono attività più complesse se l’ambiente che ci circonda non è pronto ad accogliere delle speciali esigenze. Al di là delle barriere architettoniche, quelle che fanno più male in questo caso sono le barriere che mette l’uomo davanti ad altri uomini, e per le quali l’unico deterrente è avviare una rivoluzione culturale. Una rivoluzione che come prima cosa vuole rifuggire dai toni patetici e moralistici: il disabile non vuole la nostra pietà, vuole il rispetto per i suoi diritti. Infatti, l’occupazione abusiva del parcheggio di un disabile è punita, qualora non sia il nostro senso civico a punirci prima, con una multa, essendo un’infrazione al Codice della strada che può addirittura diventare reato penale se il posteggio è nominalmente assegnato, come ha stabilito nel 2017 la Corte di Cassazione. Io credo profondamente che una società inclusiva sia possibile, ma c’è bisogno di cooperazione e per questo ho segnalato questa criticità alle forze dell’ordine del comune, che sono convinta mi aiuteranno nell’azione di contrasto alle discriminazioni verso i disabili. A piccoli passi, insieme, Brancaleone può diventare davvero disability friendly.
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