Mar. Lug 16th, 2024

Garoffolo è destinato a correre da solo. Iero: «Era un antidoto alla limitazione della democrazia»

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Alla fine, dopo una mattinata frenetica, sono state depositate al Comune di Brancaleone due liste che il 10 novembre concorreranno al rinnovo dell’Amministrazione. La prima ad essere consegnata è “Brancaleone Bene Comune” con candidato a sindaco Silvestro Garoffolo, che come da noi anticipato sarà supportato da 11 candidati consiglieri, uno in meno al massimo consentito di 12. La seconda lista è stata la sorpresa dell’ultimo minuto, nel senso esatto della parola: è stata presentata alle 11,56, quattro minuti prima della scadenza del termine, con candidato a sindaco il reggino Giuseppe Iero, denominata “Democrazia Diritti e Libertà per Brancaleone”.

Ma la sorpresa è destinata non è stata solo la presentazione al fotofinish, ma il fatto che sicuramente verrà tale lista sarà “cancellata” dalla Commissione elettorale circondariale. Infatti i candidati a consigliere risultano essere solo otto, mentre il minimo previsto dalla legge per i comuni da 3001 a 10.000 abitanti è di nove. Ne è consapevole anche Iero, che dopo la presentazione con un comunicato ha dichiarato: «Purtroppo in seguito al ritiro di alcuni candidati avvenuto all’ultimo momento, e dopo l’accettazione formale di candidatura (con sottoscrizione autenticata dal consigliere metropolitano Pierpaolo Zavettieri, ndc), la lista ha visto venir meno i requisiti di validità per partecipare alla competizione elettorale».

La motivazione che ha animato la formazione della lista, continua Iero: «è stata inspirata dall’importanza di condurre una battaglia a difesa dei principi democratici, basata su una puntuale valutazione inerente le gestioni commissariali, scevra da condizionamenti ideologici e voluta come unico possibile antidoto alla limitazione della democrazia che si determina con gli scioglimenti per infiltrazione mafiosa». Ed ecco la sostanziale ammissione della volontà di superare il tetto di legge del quorum del 50% più 1 degli aventi diritto al voto: «Dopo aver appreso dalla stampa della partecipazione alla competizione elettorale di una sola lista, coscienti che il quorum non è facilmente raggiungibile a causa della presenza di molti elettori che ormai vivono fuori regione, abbiamo ritenuto che la formazione di una seconda lista avrebbe offerto una alternativa democratica all’unica opzione presente in campo». Iero conclude esortando gli elettori ad esprimere il loro voto «per arginare in modo democratico le gestioni commissariali non scelte dal popolo».

Tentativo fallito, dunque, il che obbligherà Garoffolo a una campagna elettorale atipica: più che sui programmi infatti dovrà cercare di convincere i riluttanti a recarsi alle urne. Un percorso, quello di “Brancaleone Bene Comune”, iniziato con lo stesso nome nel 2014, quando lo stesso Garoffolo si candidò a sindaco e fu sconfitto da Francesco Moio. In quell’occasione Garoffolo perse per una manciata di voti ed è stato, fino allo scioglimento del Consiglio comunale il 31 luglio 2017 per infiltrazioni criminali, il capogruppo di minoranza.

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