Sab. Lug 27th, 2024

Era da anni che a Bovalino si aspettava un momento così. Spesso però sono proprio le lunghe attese a rendere le cose più belle. Alla fine il Bovalino Calcio a Cinque è riuscito a raggiungere la tanto agognata Serie B. Merito di una dirigenza preparata ed oculata che ha lavorato su tanti fronti (con il progetto BC5 Smile fiore all’occhiello), di una squadra che non ha mai mollato e di un tecnico, Gianni Venanzi, che ha saputo trasmettere ai suoi quella tenacia necessaria per raggiungere traguardi così ambiziosi. E lo abbiamo intervistato a pochi giorni dalla matematica certezza del salto di categoria.

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Un sogno cullato per anni ed ora diventato realtà: cosa vuol dire questa B per Bovalino?
Ancora non abbiamo realizzato completamente. Per Bovalino e per la società vuol dire tantissimo: gran parte del merito va proprio alla società, che quando ci riunimmo l’anno scorso si è affidata completamente alle mie scelte tecniche, andando anche contro i suoi principi e alla fine questa sua scelta ha portato al salto. So quanto Bovalino desiderava approdare nel campionato nazionale.

Una stagione intensa e per alcuni tratti passata a rincorrere. Quando ha capito che potevate farcela?
La squadra è stata rifatta completamente: solo tre elementi sono rimasti dello scorso anno. Abbiamo portato dei giocatori nuovi, che hanno impiegato diversi mesi a conoscersi bene. Però paradossalmente, tra la fine del girone di andata e l’inizio del girone di ritorno, tra mille difficoltà, dovute anche al fatto che alcuni giocatori sono andati via e sono stati rimpiazzati, dopo la vittoria, fuori casa, di Lamezia, con una squadra che nel girone di ritorno ha fatto più punti delle altre, e ancor più dopo la vittoria casalinga col Polistena, abbiamo acquisito consapevolezza che avremmo potuto farcela.

In stagioni come queste quali sono le componenti determinanti per poter arrivare al successo?
Beh sicuramente la componente principale è stata la società, che ha fatto lavorare in maniera tranquilla e serena tutto lo staff tecnico, anche nei momenti difficili. Poi direi il gruppo di uomini, di giocatori, che nelle difficoltà hanno saputo rialzarsi da soli, ammettendo anche le loro responsabilità: questa è una gran cosa! La terza componente è sicuramente la volontà e la tenacia di tutti quanti noi, uniti per realizzare l’obiettivo fondamentale della vittoria del campionato. Un ringraziamento particolare va senz’altro al mio secondo, Leonardo Minniti, ed al preparatore dei portieri Ninni Fontana.

Ha già parlato con la società del suo futuro? Rimarrà a Bovalino?
Non ancora. Dobbiamo giocare la Supercoppa, il 6 aprile, per cui aspettiamo di finire la stagione, magari festeggiando anche questo traguardo, che sarebbe la ciliegina sulla torta. Quindi parleremo del futuro.

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