Mer. Lug 17th, 2024

La presidentessa della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ha preso parte all’Unical al convegno sul tema “Donne, Mezzogiorno, Europa” ed ha sottolineato quanto ancora ci sia da lavorare per cancellare le diseguaglianze: “se non si investe sull’occupazione femminile non si rialza la testa”.

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RENDE (CS) – “Sono felice di consegnare la borsa di studio ad una ragazza del Sud, di Vibo Valentia, che so essere una ragazza determinata ad approfondire il tema. Le questioni di genere non sono secondarie. Quando le donne lavorano, la produttività aumenta e il fatto che al Meridione le donne che lavorano sono pochissime, solo il 30% la metà della media europea, deve far capire che se non si investe sull’occupazione femminile non si rialza la testa”.

Queste le parole della Boldrini all’Università della Calabria nel consegnare alla dottoranda di ricercaAlessia Tuselli la borsa di studio istituita grazie ai fondi raccolti con i diritti d’autore del suo libro “Lo sguardo lontano”. Alessia Tuselli, attualmente dottoranda di ricerca all’Universita’ Federico II di Napoli ha sottolineato: “Ho vinto la borsa di studio con un progetto di valutazione su “gender sensitive” in Calabria, ovvero programmi che mettono in atto sostegno e prevenzione contro la violenza di genere. Con questo progetto avrò la possibilità di finanziare per nove mesi il mio progetto e sviluppare gli studi qui in Calabria. Sono felice di ricevere il premio dalla presidente Boldrini perché è stata la prima ad aprire un dialogo fattivo su questa tematica”.

“Siamo in una condizione di disuguaglianza nella disuguaglianza – ha dichiarato la presidentessa della Camera – perché c’è un problema Nord e Sud, ma c’è anche una disuguaglianza a discapito delle donne. Oggi mi rivolgo specialmente alle ragazze, perché oggi le donne hanno un livello di competenza e determinazione che deve tradursi anche in occupazione. L’emancipazione delle donne non può essere delegata ad altri. Ogni giorno, ogni donna deve mettere in atto questa consapevolezza. Abbiamo fatto buone leggi – ha aggiunto la Boldrini – ma non bastano da sole, sta alle persone mettere in atto la propria dignità. Denunciate e non pensate di cambiare i violenti. Agli uomini dico, prendete le distanze, mettete all’angolo i violenti”.

Laura Boldrini è intervenuta anche sul tema della violenza alle donne riferita in particolare alla terribile e agghiacciante vicenda di Melito Porto Salvo: “Quella di Melito è una storia terribile, di una bambina violentata per anni nel silenzio, nella paura di denunciare qualcuno che poteva danneggiare la famiglia, appunto il figlio di un boss, e quindi andrò a Melito perché trovo doveroso per le istituzioni stare accanto alle vittime, ma anche accanto alle comunità che si ribellano”. La Boldrini ha ancheconfermato la sua presenza nel centro reggino, alla manifestazione nazionale contro la violenza di genere indetta dalla Giunta regionale per il 21 ottobre prossimo: “Sostengo la famiglia e la comunità perché non possiamo chiedere eroismo, ma quando i cittadini si ribellano è giusto sostenerli e spero siano in tanti ad esserci”.

La presidente della Camera ha poi lasciato un commento su ponte sullo Stretto di Messina che ritiene “non sia una priorità in un’Italia dove il dissesto idrogeologico continua a fare enormi danni. In un’Italia dove si muore di terremoto, penso che la priorità sia mettere in sicurezza i nostri cittadini, dopodiché c’è anche il resto” ed ancora sulla gestione del fenomeno dei rifugiati: “Credevo nella stesura del testo sui rifugiati che dà sviluppo alle comunità locali e consente ai rifugiati di sviluppare un territorio. Tanti piccoli borghi rischiano lo spopolamento e i rifugiati possono essere una risorsa a condizione che vengano messi in un contesto capace di assorbirli. Mi auguro che quella legge venga attuata”.

Deputati di Forza Italia abbandonano l’aula e puntano il dito contro Crisci

Nel corso dell’iniziativa si sono registrati anche alcuni momenti di scontro politico che hanno portato due deputati di Forza Italia, Jole Santelli e Roberto Occhiuto ad abbandonare l’aula. I due parlamentari hanno spiegato di essere “stati indotti ad abbandonare l’Aula Magna dell’Università della Calabria dove si stava svolgendo un’interessante iniziativa su “Mezzogiorno, donne e Europa”, a causa dell’inaccettabile comportamento del Rettore, Gino Crisci, che per giustificare i parlamentari del Pd assenti si è inventato un’inesistente riunione a Palazzo Chigi della deputazione parlamentare calabrese sui problemi del Mezzogiorno. Ora, non chiediamo al Rettore di rinnegare le sue ostentate simpatie politiche, ma ci pare che confondere la direzione del Pd per una riunione sul Mezzogiorno sia eccessivo.

Boldrini pranza con studenti a mensa Università Calabria

La presidente della Camera Laura Boldrini, prima di far rientro a Roma, ha pranzato nella mensa dell’Università della Calabria, optando per un menù leggero, ma senza rinunciare al peperoncino come condimento. La presidente Boldrini ha pagato il conto e poi si è accomodata al tavolo, in compagnia di alcuni ricercatori.

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