Conclusa la due giorni a Roccella Ionica: verso un nuovo modello partecipativo per la valorizzazione della filiera ittica regionale.
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Si è concluso presso il Convento dei Minimi Paolotti a Roccella Ionica il convegno “Blue Thinking”, un appuntamento centrale per il futuro della pesca calabrese. Durante l’evento si è discusso della riforma verso il Flag unico dello Ionio, un nuovo modello che mira a unire le forze per valorizzare la filiera ittica regionale.
Dopo i saluti introduttivi e il collegamento online con l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, il dibattito ha visto protagonisti Catal Dominò, presidente del Flag Borghi Marinari dello Ionio, ed Ernesto Alecci, presidente del Flag Ionio 2. Entrambi hanno sottolineato l’importanza della cooperazione tra comunità costiere e rurali per lo sviluppo sostenibile del settore.
Con il contributo del professor Claudio Marcianò dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, è stata annunciata la costituzione di un nuovo Flag che gestirà i fondi della programmazione 2021-2027. Questo segna un passo avanti cruciale per la trasformazione dei Flag in GAL della pesca, con l’obiettivo di supportare pescatori, commercianti e operatori della filiera, fino a promuovere il consumo consapevole dei prodotti ittici.
Tra i temi trattati, il ruolo strategico della Guardia Costiera, rappresentata dal Tenente di Vascello Daniele Ticconi, è stato centrale. Le attività di controllo, essenziali per la conservazione della risorsa ittica, vengono intensificate durante i periodi di maggiore richiesta, come le festività natalizie, primaverili ed estive.
Il presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi, Domenico Origlia, ha evidenziato l’importanza di promuovere il pescato locale attraverso il lavoro dei professionisti del settore culinario, trasformandolo in ambasciatore della tradizione gastronomica calabrese a livello nazionale.
In chiusura, il dottor Marcello Pagano e il dirigente regionale Giuseppe Peritano hanno delineato le priorità della nuova programmazione regionale per il settore ittico, ponendo l’accento sull’utilizzo dei fondi FEAMP per sostenere una filiera che, nonostante il suo potenziale, risulta ancora sottoutilizzata.
L’evento ha lanciato un messaggio chiaro: investire nel mare e nella pesca significa investire nella cultura, nell’economia e nel futuro della Calabria, una regione che con oltre 700 km di costa può fare del mare un elemento trainante per lo sviluppo locale.