di Raffaella Silvestro
Continua....
Perquisizioni in corso in diverse città italiane. Nel mirino frange estremiste: propagandavano l’uso delle armi in un imminente raduno a Roma
La Polizia sta eseguendo una serie di perquisizioni
in diverse città nei confronti di appartenenti ai
movimenti No Vax che su un gruppo Telegram avevano ipotizzato di
compiere azioni violente nel corso delle manifestazioni contro i
provvedimenti del Governo. Le indagini, coordinate dalla procura
di Milano, sono state condotte dalla Digos e dalla Polizia
Postale.
Armi bianchi, esplosivi fai da te, non meglio precisati «obiettivi istituzionali» da colpire. Si fanno chiamare «I guerrieri»,e, nascosti nel buio di Telegram, pianificavano azioni violente in occasione delle manifestazioni no-vax previste in tutta Italia nel prossimo fine settimana. Verso di loro si è focalizzata l’attenzione della Procura di Milano, che dalle prime ore di oggi sta eseguendo perquisizioni domiciliari e informatiche a carico degli appartenenti al gruppo.
Gli indagati per il momento sono otto, tra cui cinque donne, definite dagli inquirenti «molto determinate e arrabbiate». Uno degli esponenti di spicco aveva il porto d’armi, ed è considerato vicino al mondo dell’indipendentismo veneto. Covid, perquisizioni contro no vax: in chat parlavano di violenze durante i cortei