Ven. Nov 22nd, 2024

Operazione congiunta tra le Forze dell’Ordine porta al sequestro di beni per un valore di 5 milioni di euro a un imprenditore del settore edile, ritenuto vicino alla cosca degli Alvaro di Reggio Calabria.

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Un importante colpo alla criminalità organizzata è stato inferto dalla Guardia di Finanza con un’operazione condotta tra Calabria e Marche. Gli agenti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, supportati dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico) e dai Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Ancona e Pesaro-Urbino, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Reggio Calabria guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri, hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. L’operazione ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro.

Il provvedimento di sequestro è stato attuato nei confronti di un imprenditore originario della provincia di Reggio Calabria, ritenuto vicino alla cosca degli Alvaro. L’uomo, con interessi nel settore edile, era già emerso come figura di spicco nell’operazione “Eyphemos”, che aveva svelato la struttura e l’attività della locale di ‘ndrangheta di Sant’Eufemia d’Aspromonte.

L’indagine ha evidenziato che l’imprenditore aveva un ruolo di vertice all’interno della cosca, agendo come capo, promotore e organizzatore di una fazione mafiosa autonoma. Grazie al suo carisma criminale, era riuscito a catalizzare numerosi sodali e a pianificare sia attività economiche illecite per riciclare denaro che azioni delittuose.

Attraverso un’attività investigativa economico-patrimoniale complessa, il Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Reggio Calabria ha scoperto che il patrimonio dell’imprenditore era sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. L’indagine ha rivelato elaborate manovre per nascondere la reale proprietà di immobili, società e altri beni, intestati fittiziamente a familiari e terzi, ma di fatto sotto il controllo dell’imprenditore stesso.

Il sequestro ha riguardato l’intero patrimonio aziendale di una ditta individuale e due società operanti nel settore edile, oltre a dieci immobili situati nelle province di Reggio Calabria, Ancona e Pesaro-Urbino, e vari rapporti bancari, finanziari e assicurativi.

Questa operazione dimostra ancora una volta l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta alla criminalità organizzata e nel sequestro dei patrimoni illeciti, con l’obiettivo di contrastare l’inquinamento del mercato e garantire la libera concorrenza, ripristinando la legalità e tutelando l’imprenditoria sana.