Un guasto alla cabina telefonica ha paralizzato la rete dati e voce in numerosi comuni, causando gravi disagi a utenti privati e pubblici.
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Un ampio blackout telefonico ha colpito molte zone dell’Esaro tra la serata di lunedì 4 novembre e il primo pomeriggio di martedì 5 novembre, causando notevoli disagi per l’utenza locale. Il guasto ha interessato diversi comuni, tra cui Roggiano Gravina, Fagnano Castello, Malvito, Sant’Agata d’Esaro, Santa Caterina Albanese, e ha coinvolto anche aree di San Marco Argentano, Mottafollone e San Donato di Ninea. Il problema ha interessato sia la rete fissa che quella mobile, lasciando senza connessione internet e, in molti casi, anche senza linea telefonica.
Secondo quanto riportato, il malfunzionamento è stato causato da un guasto a una cabina telefonica di zona, che ha messo fuori servizio le comunicazioni in quasi tutti i comuni del circondario. Le segnalazioni di disservizio sono iniziate già nella serata di lunedì, quando numerosi utenti privati hanno cercato di contattare i call center delle diverse compagnie telefoniche. Anche Enti pubblici e uffici hanno registrato il problema nella mattinata del giorno seguente, con difficoltà nell’accesso ai servizi online e nella gestione delle pratiche amministrative.
L’impossibilità di connettersi, sia tramite Wi-Fi che router, ha avuto gravi conseguenze soprattutto negli uffici comunali, dove oggi la connessione alla rete è indispensabile per il normale svolgimento delle attività. La mancanza di linea dati ha impedito il download di file, l’accesso a piattaforme online e la gestione delle pratiche tramite SPID, creando disagi anche per le prestazioni pubbliche e private. Il blocco dei servizi digitali ha avuto un impatto negativo sulla quotidianità delle comunità locali, impedendo l’erogazione di importanti servizi e rallentando il lavoro degli uffici pubblici.
I tecnici sono intervenuti per ripristinare la connessione, ma il blackout ha comunque messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture di telecomunicazione, soprattutto in aree remote, e la crescente dipendenza delle attività quotidiane dalla rete.