Ven. Nov 22nd, 2024

Ugo FRANCO – A pochi giorni dal decreto di espulsione di due migranti dal progetto Sprar di Bivongi, deciso dal prefetto di Reggio Calabria, e già monta la protesta di questi ospiti. Protesta manifestata non al centro che solitamente frequentano ma, davanti l’abitazione di uno dei dipendenti Sprar.

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Per sedare la protesta e garantire la sicurezza e  la tranquillità del dipendente, il sindaco Felice Valenti è stato costretto a informare il maresciallo, Massimo Cara, della vicina stazione di Stilo che è subito giunto sul posto con due gazzelle.

Dopo l’intervento dei carabinieri la decisione concordata tra il sindaco e il maresciallo, di trasferirsi nella sala del Consiglio comunale dov’era presente anche Mario Scardamaglia, della sede centrale Sprar di Caulonia. A intervenire per primo il sindaco, <<Non mi posso sottrarre a un’ordinanza del prefetto – ha detto ai ragazzi – perché è un ordine e lo ringrazio perché, pur con gli impegni legati agli sbarchi recenti, ci ha dato la sua disponibilità come sempre. Il decreto prevede l’espulsione dal progetto Sprar e questi due ragazzi non usufruiranno più di vantaggi come il buono mensa, le schede telefoniche e il poket money. Certo abbiamo ragazzi educatissimi e quante volte si sono rivolti a me ho cercato sempre di soddisfare, nel possibile, le loro richieste>>.

Nel corso dell’incontro, vari interventi degli immigrati a cui è stato spiegato che i due ragazzi, colpiti da espulsione dal progetto Sprar, hanno  sessanta giorni di tempo per ricorrere al Tar contro il provvedimento del prefetto. Lo stesso, Scardamaglia si è impegnato per trovare ai i due ragazzi un avvocato e preparare il ricorso e ha aggiunto,<<Purtroppo, dove c’é accoglienza c’é sempre conflittualità. In questo caso parlano le carte e bisogna, necessariamente, rispondere con le carte>>. Anche, Gabriel, uno dei due ragazzi colpiti dal provvedimento, è intervenuto, <<Chiedo la possibilità d’incontrare il prefetto per spiegare la situazione in cui mi trovo ora. Desidero parlare di questo decreto, capire e chiarire del perché di tale decisione di essere allontanato dal progetto. La mia richiesta è quella di cercare una soluzione alternativa>>.

Conclusa la riunione e pacati gli animi il sindaco ha concluso, <<Ringrazio i ragazzi e le famiglie intervenute per la stima che mi hanno dimostrato oggi e sono soddisfatto perché c’é stata la conferma che la stragrande maggioranza ha detto di trovarsi bene a Bivongi. Comunico, infine, che sto cercando di ottenere dal prefetto, il permesso straordinario per poter assegnare una delle nostre case, ex popolari, a una delle famiglie residenti in paese per offrire una sede decente>>.

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