Dom. Set 1st, 2024

L’incontro al Rural Center ha illustrato le opportunità offerte dalla cooperativa di comunità per turismo, agricoltura, sanità ed energia.

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Bivongi Comunità Attiva ha presentato al Rural Center i principi formativi per la costituzione di una cooperativa di comunità. Durante l’incontro, fortemente voluto dal gruppo, è stata lanciata l’idea innovativa della cooperativa di comunità, che mira a interessarsi di vari aspetti della vita locale, a partire dal turismo, considerato il settore più accessibile per l’economia del paese, fino alla banca della terra, alla sanità e al sistema energetico.

Antonio Blandi ha spiegato come la cooperativa di comunità possa contribuire allo sviluppo economico di Bivongi, evidenziando l’importanza di coinvolgere professionalità di alto livello. La ricerca di soci e la promozione dell’iniziativa inizieranno nei mesi di luglio e agosto, con l’obiettivo di creare occupazione qualificata e sostenibile.

Il professor Brandi, presidente dell’Officina delle Idee, ha illustrato come costituire una cooperativa, sottolineando l’importanza della partecipazione collettiva. L’incontro è stato un dialogo con i cittadini di Bivongi per condividere esperienze e storie, cercando di individuare percorsi comuni di sviluppo locale. Brandi ha presentato il progetto “Loki De 2025 – Tutta un’altra storia”, con l’obiettivo di trasferire esperienze e creare sinergie con i territori.

La realtà delle cooperative di comunità può essere una risposta efficace all’abbandono dei borghi e dei centri storici, fenomeno particolarmente evidente in Calabria, una delle regioni più povere d’Europa. Le cooperative di comunità offrono un modello di partecipazione dal basso, in cui l’intera comunità assume la responsabilità di costruire un sistema imprenditoriale e sociale che migliori la qualità della vita e crei occupazione.

Un esempio di successo è l’esperienza del “paese albergo” a Bivongi, avviata nel 2014. La cooperativa di comunità potrebbe gestire servizi turistici legati all’accoglienza e allo sviluppo del turismo, sfruttando il brand del “Borgo della Longevità”. Per essere considerata tale, una cooperativa di comunità deve coinvolgere il 7% dei residenti reali: nel caso di Bivongi, con 1300 abitanti, sono necessari 90 soci.

La cooperativa di comunità prevede tre categorie di soci: il socio lavoratore, il socio che utilizza i servizi offerti e il socio finanziatore. L’appuntamento per quanti volessero approfondire la tematica e aderire alla cooperativa di comunità è fissato per fine agosto, quando si terrà un altro incontro informativo.

L’obiettivo è chiaro: creare un modello di sviluppo locale che integri turismo, agricoltura, sanità ed energia, migliorando la vita della comunità e contrastando il fenomeno dello spopolamento. La cooperativa di comunità rappresenta una speranza concreta per il futuro di Bivongi e dei suoi abitanti.

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