Mar. Ago 6th, 2024

Ugo Franco – Consiglio comunale con dieci punti all’odg approvati dalla maggioranza tra cui, la variazione di bilancio 2017, la salvaguardia degli equilibri di bilancio, il riconoscimento di un debito fuori bilancio e lo stato dei lavori di restauro della basilica di San Giovanni Therestis.

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Il vicesindaco, Daniela Marzano, ha letto la relazione prodotta dalla ragioniera comunale, Franca Scidà, <<Il bilancio di previsione 2017/2019 è stato approvato in pareggio in perfetto equilibrio con un debito fuori bilancio di circa 4mila euro a seguito di una sentenza del Tar…Nonostante i sacrifici il Comune vive una situazione finanziaria in perfetto equilibrio>>.

Il dibattito si è acceso poi, sul monastero ortodosso perchè da quasi tre anni c’é il fermo lavori.

Ad intervenire per primo, Ivan Leotta della minoranza di “Alternativa democratica” <<Il nostro rammarico e la nostra disapprovazione sono dovuti al lassismo di chi avrebbe dovuto consentire l’esecuzione dei lavori di restauro nel più breve tempo possibile tenuto conto del luogo, di importanza assoluta, grazie soprattutto ai tanti sforzi compiuti nel recente passato da tutte le Amministrazioni che, partendo dal 1982 ad oggi, si sono avvicendate alla guida del paese>>, e ancora <<I lavori sono stati condotti quindi con estrema lentezza per oltre due anni e da sei mesi gli stessi risultano sospesi in attesa, si dice, di una perizia di variante. Perizia che non può avere corso in quanto si vocifera non vi siano più risorse disponibili. Secondo alcune indiscrezioni risulta infatti che non tutte le somme finanziate che, ripetiamo, ammontavano ad 336mila euro, possono essere impegnate>>.

Felice Valenti, che appena rieletto sindaco, aveva programmato un viaggio a Roma al Ministero dei Beni culturali per vederci chiaro, ha dato la parola all’assessore Passarelli per riferire sull’incontro di Roma, <<Un incontro proficuo – ha detto – che ha già prodotto, dopo dodici giorni, l’intervento di un funzionario della Soprintendenza al monastero per avere contezza di quanto sta accadendo e decidere un’immediata ripresa dei lavori. Purtroppo, a Roma è emerso che i fondi per ultimare i lavori di restauro erano stati restituiti, arbitrariamente e senza autorizzazione, direttamente allo Stato>>.

<<Non mi sbagliavo – il commento del sindaco – quando, ancora prima d’insediarmi, avevo deciso il viaggio a Roma perché era d’obbligo vederci chiaro e capire del perché parte del finanziamento dei 300mila euro era sparito. Anzi, ho nominato un assessore ai monumenti e specificatamente al Katholikon di San Giovanni Therestis perché per Bivongi un biglietto da visita che ci pone ai primi posti in Europa, sia nel turismo religioso che nei monumenti arabo-bizantino-normanno>>.

Infine, il “Comitato Therestìs”, composto da studiosi che vigilano sul patrimonio culturale di Bivongi, resta deluso perché la politica deve stare fuori dal monastero evitando polemiche che la Soprintendenza e i tecnici preposti al restauro interno e del fienile avrebbero potuto stroncare facendo chiarezza. Poi, se è vero quanto si vocifera che all’interno della Soprintendenza ci sia maretta, non è certo il San Giovanni a doverne fare le spese.

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