Mar. Set 3rd, 2024


La neo sindaca Simona Scarcella costretta a considerare misure drastiche per accedere agli immobili confiscati, in vista di progetti sociali

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Un curioso e problematico imprevisto sta rallentando l’utilizzo dei beni confiscati alla ‘ndrangheta e assegnati al Comune. Nonostante gli immobili siano ufficialmente disponibili, Palazzo Sant’Ippolito è ancora in attesa di trovare le chiavi per accedervi. La nuova sindaca, Simona Scarcella, ha espresso il suo disappunto per questa situazione, definendola un “dispetto” alla nuova amministrazione e annunciando la possibilità di dover forzare personalmente le porte degli edifici.

Il problema è emerso di recente durante i preparativi per il primo progetto “Dopo di noi”, dedicato a persone con disabilità, e per la delocalizzazione di famiglie in difficoltà. Quando il team ha tentato di accedere agli immobili per iniziare a lavorare sui progetti, si è reso conto che le chiavi non erano disponibili. La Scarcella ha dichiarato in aula: «La lotta alla criminalità deve tradursi in azioni concrete, come l’uso di questi beni per chi ha bisogno. Ma quando abbiamo cercato le chiavi, nessuno sapeva dove fossero».

Nella relazione dei vigili urbani si afferma che le chiavi erano in possesso del sindaco uscente, Alessio, il quale ha risposto di non avere informazioni precise e di rimandare ai vigili. Tuttavia, anche l’Ufficio tecnico ha confermato di non avere le chiavi.

Di fronte a questa situazione, la sindaca Scarcella ha dichiarato che sarà costretta a presentare denuncia alle autorità di polizia e a procedere con la forzatura delle porte per poter finalmente utilizzare i beni confiscati. La situazione rimane critica, con la nuova amministrazione determinata a risolvere il problema e a garantire che gli immobili possano essere utilizzati per il bene della comunità.

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