In Italia esistono regioni che hanno sempre meno sportelli bancari e, allo stesso tempo, faticano ad adeguarsi agli standard previsti sulla digitalizzazione delle transazioni. Ecco una panoramica della situazione a livello nazionale ed europeo, con un focus sulla Calabria.
Continua dopo la pubblicità...
Calabria a rischio di desertificazione bancaria
La Calabria è la regione con meno sportelli bancari dell’intera nazione: se ne trovano soltanto 18 ogni 100.000 abitanti, meno della metà rispetto alla media italiana (37 su 100.000). Quelli attualmente presenti sono ubicati solo nel 28% dei Comuni, mentre il restante 72% non dispone del servizio.
I motivi di questa situazione sono da ricercarsi nella progressiva diminuzione di impiegati nel settore: se al 31 dicembre 2021 erano appena 2.622 (corrispondenti all’1% su base nazionale), oltre tale data sono scesi a 2.487 (135 in meno).
Non va meglio neanche sul fronte dell’internet banking, in quanto solo il 27% della popolazione locale lo utilizza. Anche qui il risultato è al di sotto della media, pari al 45%.
L’assenza di filiali porta parecchi disagi, al punto da provocare una vera e propria desertificazione bancaria. Ad essa si associa l’aumento del rischio di usura o ad associazioni illegali per il prelievo di denaro contante o la richiesta di prestiti.
Internet banking, la situazione in Italia e nell’Eurozona
La soluzione ideale per sopperire alla penuria di sportelli sarebbe il ricorso alle migliori proposte di banche e conti correnti on line. Tuttavia, le potenzialità di questa opzione non sono ancora molto note alla popolazione calabrese: tra le altre cose il 18,7% vive senza appoggiarsi a Internet, preceduta su scala europea solo da Kentriki Ellàda in Grecia (20,3%) e seguita da Norte in Portogallo (17,8%).
Riguardo alla movimentazione di denaro tramite l’home banking i trend variano notevolmente di zona in zona. In Romania e Bulgaria meno del 25% degli utenti ha effettuato operazioni da remoto, mentre in Danimarca e in molti distretti dei Paesi Bassi le percentuali vanno oltre il 90%.
Il divario è forte anche in Italia: le regioni del Nord sono quelle in cui si fanno più transazioni tracciabili (60,9% in provincia di Trento, 59,7% in Lombardia, 58,6% in Veneto e 55,6% in Piemonte). Al Sud, invece, solo una piccola parte degli abitanti ha usato l’internet banking:
- Sicilia 33%
- Puglia 32,9%
- Basilicata 32%
- Campania 30,8%
- Calabria 26,8%.
Tutti i dati riportati mettono in luce una situazione eterogenea a livello nazionale ed europeo. Un miglioramento nelle aree digitalmente meno progredite è auspicabile con un ricambio generazionale e campagne informative sui vantaggi dei servizi online. Soprattutto alla luce della desertificazione bancaria che è dietro l’angolo.