Mar. Lug 16th, 2024

In Italia esistono regioni che hanno sempre meno sportelli bancari e, allo stesso tempo, faticano ad adeguarsi agli standard previsti sulla digitalizzazione delle transazioni. Ecco una panoramica della situazione a livello nazionale ed europeo, con un focus sulla Calabria.

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Calabria a rischio di desertificazione bancaria

La Calabria è la regione con meno sportelli bancari dell’intera nazione: se ne trovano soltanto 18 ogni 100.000 abitanti, meno della metà rispetto alla media italiana (37 su 100.000). Quelli attualmente presenti sono ubicati solo nel 28% dei Comuni, mentre il restante 72% non dispone del servizio.

I motivi di questa situazione sono da ricercarsi nella progressiva diminuzione di impiegati nel settore: se al 31 dicembre 2021 erano appena 2.622 (corrispondenti all’1% su base nazionale), oltre tale data sono scesi a 2.487 (135 in meno).

Non va meglio neanche sul fronte dell’internet banking, in quanto solo il 27% della popolazione locale lo utilizza. Anche qui il risultato è al di sotto della media, pari al 45%.

L’assenza di filiali porta parecchi disagi, al punto da provocare una vera e propria desertificazione bancaria. Ad essa si associa l’aumento del rischio di usura o ad associazioni illegali per il prelievo di denaro contante o la richiesta di prestiti.

Internet banking, la situazione in Italia e nell’Eurozona

La soluzione ideale per sopperire alla penuria di sportelli sarebbe il ricorso alle migliori proposte di banche e conti correnti on line. Tuttavia, le potenzialità di questa opzione non sono ancora molto note alla popolazione calabrese: tra le altre cose il 18,7% vive senza appoggiarsi a Internet, preceduta su scala europea solo da Kentriki Ellàda in Grecia (20,3%) e seguita da Norte in Portogallo (17,8%).

Riguardo alla movimentazione di denaro tramite l’home banking i trend variano notevolmente di zona in zona. In Romania e Bulgaria meno del 25% degli utenti ha effettuato operazioni da remoto, mentre in Danimarca e in molti distretti dei Paesi Bassi le percentuali vanno oltre il 90%.

Il divario è forte anche in Italia: le regioni del Nord sono quelle in cui si fanno più transazioni tracciabili (60,9% in provincia di Trento, 59,7% in Lombardia, 58,6% in Veneto e 55,6% in Piemonte). Al Sud, invece, solo una piccola parte degli abitanti ha usato l’internet banking:

  • Sicilia 33%
  • Puglia 32,9%
  • Basilicata 32%
  • Campania 30,8%
  • Calabria 26,8%.

Tutti i dati riportati mettono in luce una situazione eterogenea a livello nazionale ed europeo. Un miglioramento nelle aree digitalmente meno progredite è auspicabile con un ricambio generazionale e campagne informative sui vantaggi dei servizi online. Soprattutto alla luce della desertificazione bancaria che è dietro l’angolo.

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