Gio. Ago 15th, 2024

Le Fiamme Gialle calabresi del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di
Cosenza, nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Cosenza sotto
la direzione del Procuratore Dr Spagnuolo, hanno denunciato gli amministratori di una
società cosentina operante nel settore edile per il delitto di bancarotta fraudolenta e
sequestrato beni aziendali ceduti ad altra società.
La società edile, formalmente gestita da un amministrare fittizio (c.d “testa di legno”),
dopo aver assunto debiti tributari per circa 2.000.000 di euro ed altri debiti per circa
3.000.000 di euro, al fine di sottrarsi al pagamento dei debiti, ha ceduto i propri beni
aziendali ad altra società controllata dallo stesso amministratore ed è stata avviata a
fallimento.
In particolare, prima della dichiarazione del fallimento, la società , al fine di sottrarsi al
pagamento dei debiti, ha venduto terreni e automezzi nonché la titolarità di attestazioni di
qualificazione necessarie per la partecipazione alle gare pubbliche, vera “ricchezza
patrimoniale” disponibile dal soggetto avviato a fallimento.
I creditori sono stati quindi privati di ogni utile garanzia di pagamento, risultando la società, al
termine dell’operazione, una vera e propria “scatola vuota”, non più in grado di saldare i
debiti.
Il risultato finale è stato quello di “svuotare” la società indebitata, privandola dei beni
aziendali per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro.
Una volta “svuotata” , la società ha continuato parzialmente l’attività e si è resa sconosciuta
al Fisco, non presentando più le dichiarazioni fiscali.
A conclusione delle indagini, è stato individuato il vero amministratore della società (cd.
amministratore di fatto), denunciato per bancarotta fraudolenta in concorso con
l’amministratore fittizio (la “testa di legno”).
Entrambi rischiamo ora la pena della reclusione fino ad un massimo di 10 anni. Ricostruite le fittizie cessioni di beni, sono stati richiesti ed ottenuti provvedimenti di
sequestro cautelare i beni aziendali ceduti, che saranno posti a garanzie dei debiti non
pagati dalla società fallita.
La Guardia di Finanza, quale organo di polizia economico finanziaria ad alta vocazione
sociale , continua nella sua azione di tutela del mercato legale , a favore ed al fianco degli
imprenditori onesti rispettosi delle normative vigenti , contrastando con ogni metodo chi cerca
di inquinare il mercato con azioni disdicevoli e illegali .

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