Mer. Nov 20th, 2024

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Ha scelto Serra San Bruno Wanda Ferro, candidata alla Camera per Fratelli d’Italia, per la manifestazione di chiusura della campagna elettorale. E l’intero comprensorio delle Serre, forse il più penalizzato dal malgoverno del centrosinistra, ha risposto con un grande ed affettuoso bagno di folla, testimoniando la volontà di una svolta e la fiducia in una donna che nel corso della sua vita politica ed amministrativa ha dimostrato capacità di gestire la cosa pubblica e di dare risposte  ai bisogni dei cittadini e dei territori. Alla manifestazione hanno preso parte amministratori, rappresentanti dei partiti della coalizione di centrodestra, ma soprattutto tanti cittadini che hanno manifestato la chiara volontà di avere in Wanda Ferro una autorevole rappresentante in Parlamento di questa parte di territorio, e non più in chi ha mostrato di interpretare la politica come continua ricerca del consenso e non come servizio alla comunità. “In questa campagna elettorale – ha detto Wanda Ferro – ho incontrato tanti calabresi, gente con i suoi bisogni reali, con le sue preoccupazioni, con le piccole grandi battaglie combattute ogni giorno per trovare un lavoro, per avere una casa, per portare avanti la propria azienda tra mille difficoltà, per dare sostegno ad un genitore o ad un figlio disabile, per affrontare la malattia di un congiunto. Ascoltare e dare risposta a questi bisogni è il vero senso della politica, della buona politica, che ho sempre inteso come servizio verso il cittadino.  La buona politica è quella che è capace di comprendere i bisogni dei cittadini e inserirli in una visione più ampia, che sappia guardare al futuro e alla realizzazione del bene comune.  Spero che i calabresi dicano no a chi in questi anni ha tentato ancora di tenerli sotto il giogo del bisogno e della precarietà, e si riapproprino del diritto di scegliere liberamente i propri rappresentanti, pensando alla loro qualità e ai loro meriti. Dico ai calabresi di indignarsi e di sostenerci in una battaglia per riportare qualità, etica e legalità nella vita politica. Noi vogliamo una politica che sappia tenere lontano chi costruisce il proprio consenso in maniera clientelare, cosi come ha fatto il centrosinistra in queste settimane di campagna elettorale. Basti citare i finanziamenti ad orologeria da parte della Regione ai Comuni per la depurazione, i decreti della legge 24 già firmati per i compari e mostrati in bozza ad altri sindaci, l’utilizzo della sanità come fabbrica di consenso, gli enti pubblici come il Parco delle Serre utilizzati come uffici di collocamento o il Comune di Serra San Bruno che alla vigilia del voto bandisce un concorso per quattro vigili urbani. E poi gli incarichi  che non guardano alla meritocrazia né alla legittimità: basti pensare alle nomine dei commissari del Parco delle Serre, che pur di essere assegnate a dei fedelissimi ignorano anche il rispetto di una sentenza definitiva del Consiglio di Stato come quella che ha dato ragione al vecchio presidente Gregorio Paglianiti, che certo non è uomo di centrodestra, e che avrebbe dovuto essere riammesso dopo essere stato illegittimamente revocato, con il rischio di fare pagare alla collettività le conseguenze economiche di tali scelte. E ancora l’annuncio dell’ultimo minuto del governatore Oliverio sulla nuova legge sulla caccia, dopo che per mesi e mesi si è sottratto alle nostre richieste di confronto, e mentre il Tar potrebbe bocciare, in seguito al ricorso delle associazioni, le nomine di alcuni commissari Atc fatte alla vigilia della campagna elettorale. L’etica della politica non è solo il rifiuto delle connivenze con la criminalità, ma è anche un comportamento improntato alla coerenza, alla chiarezza, alla serietà, al rispetto degli impegni assunti e alla capacità di assumersi le responsabilità delle scelte. Siate liberi di scegliere, anche contro chi vi promette un lavoro, dopo avervelo tolto, o contro chi vi aiuta nello sblocco di una pratica ferma per ragioni inspiegabili. Siate liberi di scegliere, perché la Calabria potrà cambiare soltanto con l’impegno e il coraggio di tutti noi”.

 

 

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