Sab. Lug 27th, 2024

“Il vero volontario Avo è colui che entra in punta di piedi con la dolcezza di chi vuole scrivere e condividere una fiaba a lieto fine, perché quando ti doni all’altro il tuo cuore danza di gioia”. Con questa frase sul frontespizio, regala da subito emozioni e suggestioni il calendario che l’Avo Calabria ha realizzato per promuovere l’associazione. Un viaggio che va ben oltre lo scorrere dei giorni e dei mesi. Sono stati, infatti, la gioia del dono e la danza del cuore ad ispirare il talento di Ottavio Marino, fotografo originario di Cassano allo Ionio, che all’Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) ha donato dodici suoi scatti pubblicati sul calendario solidale, al centro dell’iniziativa di raccolta fondi avviata a beneficio delle attività della stessa associazione. Grazie alla sensibilità della direzione generale dell’azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza, nella persona di Achille Gentile (oggi commissario della stessa Azienda), è avvenuto l’incontro-incanto tra le ballerine anche giovanissime, della scuola Studio Danza di Cassano allo Ionio diretta dalla volontaria Avo Grazia Ciappetta, ed alcuni bambini ricoverati nei reparti di Pediatria e Chirurgia pediatrica del nosocomio cosentino.  “Non si tratta di un semplice datario. Con questo calendario ci proponiamo di entrare nei luoghi della vita quotidiana delle famiglie per diffondere il nostro messaggio di amore verso l’ammalato e per raccontare, attraverso queste fotografie traboccanti di emozione, il servizio che l’Avo espleta in ospedale tutti i giorni con generosità e dedizione”, ha sottolineato la presidente dell’Avo calabrese, Angela Maria Cundari. “Questa opera di Ottavio Marino testimonia quanta tenerezza e umanità, dimorando nelle stanze di un ospedale, siano solo in attesa di essere scoperte e condivise. I volontari e le volontarie Avo possono sperimentare questo dono costante di umanità ogni volta che svolgono con gratuità e amore il loro servizio”, ha sottolineato Roberta Zehender, vicepresidente regionale e presidente dell’Avo di Reggio Calabria. “Penso da sempre che la danza sia un linguaggio dell’anima capace di elevare lo spirito e di andare, in punta di piedi, incontro alla vita anche, anzì soprattutto, quando ci sia sofferenza. Come la ballerina, anche la persona volontaria entra nella stanza d’ospedale in punta di piedi”, ha commentato la volontaria e direttrice di Studio Danza, Grazia Ciappetta.

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“Il fotografo racconta delle storie con le immagini. Egli ha il dovere etico di fermare negli scatti ciò che attraversa il mondo e dare voce a chi voce non ha. Non è sempre facile farlo, specie quando le storie riguardano bambini che soffrono. Credo tuttavia che anche e soprattutto queste storie vadano condivise”, ha commentato il fotografo Ottavio Marino.

Il racconto, arricchito anche da citazioni riguardo il dono e l’amore verso il prossimo del compianto fondatore dell’Avo Erminio Longhini, si apre con un prezioso omaggio alla memoria: la prima fotografia ritrae, infatti, un manoscritto miniato, per la prima volta così mostrato al pubblico, che contiene le Platee, ossia documenti definiti anche inventari o catasti dei beni immobili e diritti patrimoniali – il più antico risale al 1721 – dell’azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza.

“Il manoscritto – ha dichiarato il commissario Achille Gentile in occasione della conferenza stampa svoltasi presso l’azienda ospedaliera cosentina – sarà esposto nell’atrio dell’ingresso principale dell’Ospedale, adesso in fase ristrutturazione”.

Questo incontro pregno di incanto tra la ballerina che sfiora il manoscritto, come fosse il più bello tra i libri delle favole, è particolarmente valorizzato dallo stile caravaggesco dei chiaroscuri che caratterizza l’opera di Ottavio Marino.

Il calendario è stato presentato nella cornice della sala Quintieri del ridotto del teatro Rendano di Cosenza nell’ambito di una manifestazione “Un nuovo anno con Avo”, promossa da Avo Calabria, in collaborazione con il Csv di Cosenza, presentata dal giornalista Valerio Giacoia e scandita dalle intense testimonianze dei volontari delle Avo calabresi armoniosamente intrecciate con la leggiadria delle movenze delle ballerine della scuola Studio Danza e con la soavità delle note suonate dai giovani musicisti Maria Laura Vetere al violino e Stefano Caputo al piano. Diversi volontari sono intervenuti in rappresentanza delle nove Avo calabresi presenti (Acri, Cariati, Castrovillari, Cosenza, Mormanno, Corigliano, Reggio Calabria, Rossano e San Giovanni in Fiore). Tra loro anche i vicepresidenti regionali Giovanni De Gennaro e Roberta Zehender, rispettivamente presidenti delle Avo di Corigliano e Reggio Calabria. A supporto dell’iniziativa sono intervenuti anche Gianni Romeo, presidente del Csv Cosenza, don Giacomo Tuoto, vicario episcopale per la pastorale sociale, promozione umana e cura delle fragilità della diocesi di Cosenza-Bisignano, Rosalbino Biamonte, responsabile della Unità operativa semplice Tumori femminili: prevenzione, diagnosi e trattamenti integrati dell’Unità operativa complessa di Oncologia Medica dell’azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza, ed Elly Sirianni in rappresentanza del commissario della stessa azienda, Achille Gentile. Presente, tra gli altri anche Francesco Mario De Rosa, direttore dell’unità operativa complessa di Cardiologia del presidio ospedaliero Annunziata di Cosenza.

Ringraziando per l’importante messaggio divulgato, particolarmente emozionato si è dichiarato Amaurys Pérez, testimonial dell’evento, pallanuotista e allenatore di pallanuoto cubano naturalizzato italiano, difensore della Rari Nantes Crotone ed allenatore della squadra maschile del Cosenza, anche noto volto televisivo per la partecipazione a trasmissioni come Ballando con le stelle e L’isola dei Famosi.

Le ballerine che hanno partecipato al progetto sono Aurora Canadè, Ilenia Cipolla, Ulderica Donadio, Hkloe Garofalo, Rosaria Guaragna, Ilenia Gallotta, Fabiana Iannicelli, Camilla Lanzillotta, Hoara Marinuzzi, Gilda Occhiuzzi, Aurora Pugliese, Pamela Russo, Maria Lucia Salmena, Lorenza Stamati, Iris Tricoci.

 

Reggio Calabria, 26 gennaio 2019

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