Mar. Lug 16th, 2024

La Lega in Calabria sta vivendo un periodo di turbolenza politica, aggravato dall’introduzione dell’autonomia differenziata. Questa riforma, promossa con fervore da Matteo Salvini e Roberto Calderoli, ha scatenato una serie di preoccupazioni all’interno del Carroccio calabrese. Molti esponenti del partito stanno ora mettendo in discussione la sostenibilità di una legislazione che sembra contraria agli interessi del Mezzogiorno e della Calabria, un sentimento condiviso anche dal governatore del Veneto Luca Zaia.

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La situazione nel centrodestra si fa sempre più tesa: nonostante uno sforzo massiccio per rafforzare la propria posizione attraverso un’aggressiva campagna di espansione, la Lega rischia ora di perdere consensi significativi. Analisti segnalano un crescente malcontento all’interno del partito regionale e una sensazione diffusa di sfiducia, alimentata anche da antiche e recenti insofferenze verso la gestione interna.

Il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, sembra orientato a consolidare il suo potere all’interno della coalizione di centrodestra. Recentemente, il suo rapporto con Forza Italia si è rafforzato, mentre i legami con la Lega sembrano indebolirsi. Questo cambiamento è evidente anche nell’adesione di membri importanti della Lega a altri partiti, come il possibile passaggio di Pietro Molinaro a Fratelli d’Italia, con il supporto del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Nella Giunta regionale, l’unico cambiamento significativo sarà l’ingresso di Domenica Catalfamo, figura vicina a Francesco Cannizzaro di Forza Italia, destinata a ricoprire un ruolo di vicepresidente. Questo movimento, insieme a una redistribuzione delle deleghe tra i partiti della coalizione, sembra essere una mossa mirata a rafforzare la posizione di Occhiuto e preparare il terreno per una possibile ricandidatura.

Nonostante le tensioni interne, il futuro della Lega in Calabria resta incerto. Alcuni osservatori suggeriscono che potrebbe esserci un’evoluzione nella composizione della Giunta regionale, con possibili cambiamenti strategici, ma per ora, Occhiuto sembra deciso a mantenere la stabilità apparente all’interno della coalizione.

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