Tommaso Pasquale Romeo è stato assolto dall’accusa di associazione mafiosa. Lo ha deciso la Corte di appello di Reggio che ha accolto il ricorso presentato e discusso dall’avv. Antonio Russo, difensore del 75enne Romeo, imputato un uno stralcio del maxi processo “Mandamento Ionico”. In primo grado il Tribunale di Locri l’aveva condannato a 12 anni di reclusione, accusato dalla Dda reggina di aver rivestito un ruolo apicale nella “‘ndrina di contrada Schiavo”, articolazione della locale di Ardore.
La Procura generale reggina aveva impugnato la decisione ritenendo che i giudici di Locri, pur avendo
condannato gli imputati per il reato di associazione mafiosa, a vario titolo e con modalità differenti «non
avesse applicato «il trattamento sanzionatorio attualmente previsto dalla legge, ma quello più favorevole
precedente all’entrata in vigore della legge n. 69/2015». Nell’interesse del 75enne Romeo il difensore ha censurato le motivazioni della sentenza rappresentando alla Corte elementi a discarico con richiesta di rigetto dell’impugnazione della Procura.
Argomentazioni che i giudici reggini hanno recepito.
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FONTE GAZZETTA DEL SUD
