Code, disagi, e ritardi. I portatori di handicap e gli invalidi civili sono costretti a peregrinare tra i diversi uffici dell’Azienda Sanitaria Provinciale per ottenere la patente o ottenere il rinnovo della stessa. C’è un nuovo doloroso capitolo nella sanità reggina. Questa volta il problema è legato nona casi di malasanità ma alla gravissima carenza di personale che sta colpendo l’ente sciolto per infiltrazioni della ‘ndrangheta e gestito da una commissione straordinaria. Pare che non c’è la possibilità di formare il nucleo che deve valutare il rinnovo delle patenti dopo che un membro dello stesso è stato collocato in pensione. La mancata sostituzione di un componente della commissione medica locale per l’idoneità alla guida, impedisce il regolare iter amministrativo per il rilascio e/o il rinnovo delle patenti di guida a tali soggetti.
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Si ricorda che alla commissione dell’Asp è demandata la competenza della valutazione dell’idoneità psico-fisica alla guida di particolari tipologie di utenti e deve procedere con l’accertamento dei requisiti fisici e psichici dell’interessato di numerosi soggetti tra i quali si segnalano: «oggetti affetti da malattie (diabete mellito pluricomplicato, difetti visivi e uditivi, malattie psichiche, cardiopatie, epilessia, trapianti d’organo, malattie neurologiche di varia natura ecc.); soggetti affetti da patologie che possono interferire sull’idoneità alla guida; soggetti con problemi di dipendenza da alcol e/o sostanze stupefacenti o per abuso degli stessi (anche per uso occasionale) su richiesta delle Autorità competenti; soggetti ai quali sia stata disposta la sospensione o la revoca della patente a seguito di intervento delle forze di polizia; ultra-60enni titolari di patente D o DE, nel caso in cui gli stessi intendano confermare le stesse categorie superiori; ultra-65enni titolari di patente C o CE. Tali utenti hanno l’obbligo di presentarsi alla commissione medica locale per il conseguimento della patente o per il rinnovo.
Una situazione paradossale insomma.
«Ha davvero dell’assurdo – sostiene l’avvocato Saverio Cuoco, dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria. Da diverse settimane non si riesce a rimpiazzare un componente della commissione medica locale per l’idoneità alla guida, andato in pensione, pur sapendo con largo anticipo, che tale assenza avrebbe comportato il blocco totale delle attività di tale commissione e quindi l’assoluta urgenza di procedere alla immediata sostituzione di tale soggetto».
Alla luce di questa situazione caotica, l’associazione ha intenzione di attivare azioni giudiziarie: «Chiunque volesse reperire ulteriori informazioni potrà contattare l’Unione Nazionale Consumatori Calabria, che attiverà ogni azione, anche giudiziaria in caso di sanzioni irrogate per patenti scadute o eventuali sinistri stradali in cui la Compagnia di assicurazioni non intende coprire i danni verificatisi, ritenendo responsabile unicamente l’Azienda Sanitaria provinciale a causa dei ritardi accumulati nella regolare composizione della commissione medica locale». Le attività aziendali sono messe a dura prova per l’esodo dei dipendenti con la pensione a “quota 100”. La carenza di personale è grave.
(FONTE GAZZETTA DEL SUD)