Gio. Ago 15th, 2024

Ieri una persona è deceduta dopo il ricovero. Ma fino a stamattina il suo corpo non è stato trasferito in obitorio a causa del disservizio. Mangialavori: «Scandaloso». Ferro: «Il ministro Grillo intervenga sull’Asp di Vibo»

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Una persona che era ricoverata in ospedale è deceduta per l’aggravamento delle sue condizioni, nel pomeriggio di ieri, ma il suo corpo, almeno fino a stamattina, è rimasto nel reparto per l’impossibilità di trasferirlo in obitorio a causa del guasto dell’ascensore della struttura sanitaria. È accaduto nel nosocomio di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia da tempo al centro di una serie di problemi.
I vertici dell’ospedale, da quanto si è appreso, hanno contattato l’azienda che ha montato gli ascensori ma, al momento, nessun intervento è stato messo in atto per riparare il guasto. Già a dicembre scorso, il nosocomio di Serra San Bruno era stato al centro delle polemiche poiché l’ascensore era rimasto inutilizzabile per l’ultima settimana dell’anno. A gennaio, inoltre, un’altra incresciosa vicenda aveva riguardato l’insufficienza degli spazi dell’obitorio che aveva portato alla sistemazione delle bare, con all’interno i defunti, in un corridoio adiacente.

MANGIALAVORI: «SCANDALOSO» «È vergognoso quanto avvenuto nell’ospedale di Serra San Bruno. La direzione del nosocomio e i vertici dell’Asp di Vibo Valentia devono individuare subito le responsabilità e fare in modo che episodi del genere non abbiano più a verificarsi». Lo dichiara il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori in merito alla vicenda del paziente deceduto la cui salma, a causa di un guasto all’ascensore, è rimasta per molte ore in reparto senza essere trasferita nell’obitorio. «Purtroppo – continua il parlamentare –, l’ultimo episodio raccontato dalla stampa conferma lo stato pietoso della sanità calabrese, un sistema malato, da terzo mondo, nel quale la dignità viene negata pure ai morti. A dicembre, l’ascensore dell’ospedale di Serra San Bruno era rimasto fuori servizio nell’ultima settimana dell’anno, mentre a gennaio l’insufficienza degli spazi dell’obitorio aveva portato alla sistemazione delle bare, con all’interno i defunti, in un corridoio adiacente. Francamente, la misura è colma e non sono più accettabili situazioni di questo tipo».
«Ritengo, pertanto – conclude Mangialavori –, che chi di dovere debba al più presto fare chiarezza su quest’ultimo episodio e adottare le giuste soluzioni affinché casi simili non si verifichino più. Allo stesso tempo, però, non posso fare a meno di notare che mentre governo e Regione ingaggiano la solita guerra di potere per conquistare il diritto di nominare i vertici delle Aziende sanitarie della Calabria, gli ospedali continuano a essere teatro di vicende tragiche e scandalose, inammissibili in qualunque società che si ritenga civile».

FERRO: «MINISTRO INTERVENGA SU ASP DI VIBO» «Quanto avvenuto all’interno dell’ospedale di Serra San Bruno, dove la salma di un paziente è stata lasciata per ore in reparto per l’impossibilità di trasferirla in obitorio a causa del guasto dell’ascensore, è l’ennesima dimostrazione della catastrofe strutturale di una sanità che non è messa nelle condizioni di rispettare le minime condizioni di dignità dei pazienti e delle loro famiglie, neppure di fronte al dolore della morte». È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che ricorda come il nosocomio di Serra sia stato già al centro di polemiche per gravi disservizi. «Già nel dicembre 2018 l’ascensore non funzionò per una settimana, mentre a gennaio dello stesso anno si verificò la grave vicenda della sistemazione dei defunti in un corridoio a causa dell’insufficienza degli spazi dell’obitorio. Una situazione surreale della quale devono rispondere i vertici dell’Asp di Vibo Valentia e la Regione Calabria. Dopo il commissariamento dell’Asp di Reggio Calabria a seguito delle gravi vicende che abbiamo denunciato rispetto alla gestione degli ospedali di Locri e Polistena – conclude Ferro – invito il ministro Grillo a prendere in esame la gestione delle strutture di competenza dell’Asp vibonese, affinché anche i cittadini di questo territorio, già penalizzati da una viabilità disastrosa, possano contare su un’assistenza sanitaria efficiente, e non essere costretti a fuggire da una realtà strutturale da terzo mondo».

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