Tempio greco stilizzato con 48 colonne in rete metallica
Un tempio greco stilizzato da 48 colonne in rete metallica poste davanti allo splendido scenario dello Stretto di Messina. Le ha realizzate, su commissione del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria Edoardo Tresoldi, artista non nuovo a questo genere di installazioni. Una sorta di parco archeologico visivo, che si richiama alla storia millenaria della città. Un’opera immaginifica, inaugurata stasera dal Sindaco Giuseppe Falcomatà e dallo stesso Edoardo Tresoldi che ha già realizzato, con la stessa tecnica, la Basilica Paleocristiana nel Parco Archeologico di Siponto in Puglia, le “Cupole d’aria” del festival Coachella in California, il gigante di Sapri o per ultima, a Gharfa, un’opera nel deserto di Riyadh.
La nuova installazione permanente di Tresoldi, è accompagnata da una serie di eventi di musica, performance e poesia. Tra queste l’installazione sonora del musicista e compositore Teho Teardo che racconta la fusione tra Opera e il luogo attraverso un disegno sonoro articolato nei diversi momenti della giornata e le incursioni poetiche a cura del poeta e scrittore Franco Arminio.
“L’arte, la cultura, l’educazione, l’istruzione e la gentilezza salveranno la nostra città – ha affermato Falcomatà -. La nostra città si riappropria oggi del proprio patrimonio storico, artistico, culturale e Archeologico guardandolo con nuovi occhi, quelli di un’opera unica nel suo genere che serve alla città per essere ancora di più attrattore turistico”.
“C’è un grande desiderio di connettere le persone, nel proprio intimo, con quello che hanno davanti tutti i giorni, lo Stretto – ha commentato Tresoldi -. Ho cercato di intercettare la bellezza dello Stretto e di metterla dentro una lente di ingrandimento”.
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